BUFALA “Questa pompa di benzina è stata fotografata in provincia di Verona” – bufale.net

I viralizzatori sanno come scatenare un’ecatombe virtuale, inducendo i propri contatti e le loro cerchie a un suicidio virtuale del buonsenso e dell’intelligenza. Non avrà mai fine il nostro invito ad accettare l’idea che una foto con didascalia senza fonti consultabili non costituisca un’informazione.

Oggi ci segnalano un post in febbrile condivisione sulle bacheche Facebook, in due distinte varianti:

Dalla provincia di Verona, dunque, il virus HIV viene inoculato da siringhe infette inserite nella pistola del carburante degli impianti self dei distributori di benzina. Ciò che pare chiaro è che per un’emergenza così grave e pericolosa non sia stata presentata denuncia alle autorità, né vi sia stata risonanza da parte delle testate ufficiali. Come accade per la disinformazione 2.0 a dare risalto a un fatto grave sono i social network, senza badare all’assenza totale di fonti e riscontri.

Sul sito ufficiale di Ashton P. Woods, un uomo che combatte realmente contro l’HIV, si trova un articolo pubblicato il 31 maggio 2017 in cui troviamo la stessa immagine con didascalia in lingua inglese, con lo stesso post condiviso su territorio americano:

L’autore dell’articolo, con ragione, si scaglia con rabbia contro i creatori di questo genere di post che giocano con una patologia per ottenere condivisioni e diffondere allarmismo, quasi a voler stigmatizzare le persone affette dalla malattia. Woods ci fa notare che il post è stato oggetto di indagine del servizio di debunking Snopes. Troviamo un articolo, infatti, scritto il 4 luglio del 2000 e aggiornato il 25 maggio 2017. Snopes ci fa notare in che modo questa bufala sia costruita sulle paure scatenate dalle leggende metropolitane. Già dal 2000 la bufala compariva come diffusa da Abraham Sands del Dipartimento di Polizia di Jacksonville, per rendere verosimile l’allarme diffuso.

Abraham Sands non è mai esistito, come dimostra l’elenco del personale dell’ufficio dello Sceriffo. I Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie hanno sempre negato la presenza di casi di intervento su pazienti feriti da siringhe infette durante l’erogazione di carburante. Nonostante questo, il Dipartimento si è trovato sommerso di telefonate e e-mail di cittadini allarmati dalla diffusione della bufala.

Il 25 maggio Fox11 pubblicava un servizio che raccontava la vicenda di Jose Medina, ferito durante un rifornimento di benzina alla stazione di servizio di Moreno Valley. A Medina è attribuita la foto virale, che egli avrebbe scattato in seguito al ferimento. La famiglia riferisce che la Polizia sta investigando sulle immagini del sistema di sorveglianza, e che tra i filmati è possibile vedere Medina mentre viene soccorso da un custode della stazione di servizio. La redazione di Fox11 ha chiesto maggiori dettagli alle autorità che non hanno dato conferma. L’articolo riferisce che le indagini sono ancora in corso.

Oggi la foto sbarca in Italia e diventa la testimonianza di un utente della provincia di Verona. Non importa se si tratta di un vecchio allarmismo nato oltre l’oceano. Non importa se i condivisori compulsivi facciano un danno a loro stessi e alle loro cerchie.

Bufala. Evidente.

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