BUFALA Mustafà vs Leonardo

Diceva Erich Fromm, non più tardi di mezzo secolo fa: “La maggior parte della pubblicità non fa tanto appello alla ragione quanto all’emozione”.

Purtroppo, è effettivamente questo il motivo che spinge un individuo a creare un profilo troll, o spesso una pagina.
Per questa gente ogni pubblicità è buona pubblicità, perché in effetti esistono siti che permettono un rapido e semplice guadagno su Facebook, semplicemente portando alla propria pagina o profilo like, commenti, views… purché se ne parli, dunque anche il lasso di tempo che una persona normale spende sdegnato nell’esplorazione di questi profili/pagine, o il commento sprezzante che spesso ci esce spontaneamente, in realtà è tutto parte di un giochino ben architettato.

E a questo giochino partecipano numerose pagine, tra le quali Di Battista Risponde, che contrariamente a quel che si può pensare non è minimamente attinente al Movimento 5 Stelle né ovviamente al relativo politico di cui porta il nome.

La bufala nello specifico di questa immagine è evidente e volutamente provocatoria: a sinistra abbiamo l’ex cestista Shaquille O’Neal (decisamente un personaggio noto, il più delle volte anche ai non amanti del basket) raffigurato come presunto immigrato pregiudicato, in relazione ad un ipotetico italiano sfollato e senza aiuti statali alla sua destra, tale Leonardo.

Ovviamente si tratta di Leonardo Di Caprio in una scena del film The Revenant, pellicola che gli è valsa l’Oscar.
Ad aggiungersi a ciò, il post è anticipato da un’incitazione alla condivisione scritta in maniera 
volutamente errata, come se l’autore stesso volesse prendere in giro i suoi lettori. Se si osserva un attimo ci si rende conto che tutti i post in effetti hanno tale finalità, ed incitano spesso al commento di sdegno, all’insulto. Anche l’immagine stessa di copertina è quantomeno di pessimo gusto.

In conclusione, è bene tenere a mente due cose, una riguardo questa tipologia di pagine e una riguardo le pagine private del Movimento 5 Stelle.

1) Quando vi imbattete in queste pagine che, come accennato sopra, calcano la mano sullo sdegno della gente o sulla provocazione di una risposta impulsiva, ricordate che il miglior modo di “danneggiarle” è usare l’indifferenza più totale, senza condividerne i contenuti né riderci sopra né scrivere rabbiosi: indirettamente si aiuta la pagina nella sua finalità.

2) Il Movimento 5 Stelle, come spesso annunciato nei suoi blog, non ha pagine private ufficiali su Facebook, sarebbe paradossale: una delle più grandi battaglie in termini di tecnologia condotte da Grillo è la promozione dell’utilizzo di un software quanto più libero possibile, accessibile e consultabile ai più.

Questo non vuol dire, ovviamente, che tutte le pagine private relative al mondo 5 Stelle siano tutte concentrati di fake news, però è bene sapere che il Movimento non garantisce per esse dunque ogni associazione privata è assolutamente regolamentata da uno o più admin e tutto dipende dall’effettiva bontà del loro operato.

Ci teniamo a precisare anche che i troll non hanno fede politica, quindi il problema è generale, non relativo solamente al mondo 5 Stelle ovviamente.
A scanso di equivoci le pagine ufficiali del Movimento 5 Stelle le trovate su Wikipedia o direttamente sul sito
http://www.beppegrillo.it/.

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