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BUFALA Morto Marco Corrosa. L’imprenditore italiano in Russia che votava NO al referendum – bufale.net

Avevamo già notato da qualche tempo a questa parte un certo calo di fantasia da parte del nom de plume Alvaro Porfido, il cui Fatto Quotidaino sembra ormai incline a riciclare bufale e ricorrere a canovacci meno immaginari del solito Porfidoverso e di sicura efficacia.

In questo caso il Porfidoverso corre in soccorso del Saolini, autore della burla di Marco Corrosa e gli offre in dono una facile exit strategy per portare la sua beffa ormai scoperta a compimento.

La soluzione è semplice, a metà tra il romanzo d’appendice ottocentesco e la mitologia di Lovecraft: far morire colui che non è mai vissuto:

Marco Corrosa si è spento stamattina; l’imprenditore italiano fuggito in Russia con tutta la sua azienda e i suoi operai perché strozzato dalla pressione fiscale. Il 37enne romano, impresario nel campo dei trasporti, era balzato negli ultimi giorni all’onore delle cronache per i suoi video virali in cui diceva che Renzi gli avesse mandato una lettera con la preghiera di votare “sì” al referendum del 4 dicembre; Marco e i suoi operai, ben 43 persone, avrebbero ricevuto il volo gratis per tornare in Italia. “La tentazione di poter tornare in Italia e rivedere i miei cari è forte” aveva detto Marco in uno dei suoi video “Ma dopo una lunga riflessione, ho deciso di venire a votare NO a mie spese, senza togliere nulla agli italiani”.  Una scelta coraggiosa la sua. L’imprenditore sarebbe dovuto tornare il giorno prima del referendum, purtroppo però, stamattina è stato stroncato da un infarto fulminante mentre era nella sua azienda. “Terribile” raccontano gli operai presenti “è morto all’improvviso, un attimo prima era con noi, stavamo organizzando il viaggio di ritorno in Italia. Non ci posso credere”.  Su facebook la notizia è iniziata a girare già da un po’ e molte sono state le espressioni di cordoglio.

Il signor Corrosa, infatti, in pochissimo tempo era diventato un vero e proprio idolo del web, il suo parlare senza peli sulla lingua era un vero e proprio tratto distintivo. “Ci mancherai, non ti conoscevo ma eri come un amico” scrive Alvaro Porfido, solo uno dei tanti utenti che sono stati feriti da questa perdita. Michele Ventriniglio, suo amico fidato, dice: “Pochi minuti prima di morire mi aveva detto di votare No al referendum”. Marco è morto, ma vivo rimane il suo messaggio di protesta.

Basta far morire il personaggio, ramazzare qualche condivisione e click facile coi necrologi e, nel caso, prepararsi uno spin-off con nuovi personaggi, come Michele Ventriglio e l’ennesima self-insertion di Alvaro Porfido stesso, questa volta nei panni di un rappresentante del popolo della Rete.

Saolini accetterà il suggerimento di Porfido rendendo canon la morte del suo personaggio? O proseguirà per la sua strada continuando una beffa ormai svelata?

Lo scopriremo solo leggendo.

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