Insomma, gli hacker sono l’ossessione dei viralizzatori di Facebook, sempre pronti a creare nuovi mostri (visita il nostro archivio) o a fare dell’insano terrorismo psicologico per circondarsi di like, commenti e condivisioni compulsive. Oggi torniamo con la nuova versione di una bufala mai passata di moda:
Come accadeva nel 2015, la risposta a questa ennesima bufala è molto semplice. Prima di tutto, proponiamo questa nostra analisi per rispondere in anticipo a coloro che diranno di avere un cuggino al quale è successo.
Se a vostro cuggino è successo di ritrovarsi in questa situazione, più che probabilmente ha preso un virus cliccando su un qualche link-truffa, scatenando dunque il fenomeno. Ce lo fanno notare su Chicche Informatiche, in un articolo del 2016:
Definiamo questo messaggio una bufala perché bisogna sempre compiere un’azione affinché il virus si impossessi del vostro account, ad esempio un click a qualche link fasullo. D’improvviso FACEBOOK non può pubblicare post a nostro nome prima di una nostra esplicita autorizzazione!
Anziché creare catene di copia-incolla formulate con faccine (emoji, si chiamano emoji) tristi, pucciose e obbedire passivamente alla richiesta di condivisione, sarebbe più sano e maturo ricordare tempestivamente alla nostra Home di evitare di cliccare su link sospetti, che appunto possono infettare l’account.
Parliamo di bufala, quindi, perché questi problema non si generano dal nulla, bensì è necessaria una nostra azione, o distrazione.
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