BUFALA Caramelle Rossana fuori produzione

 

Qualche mese fa si era sparsa la notizia che le famosissime caramelle Rossana sarebbero state ritirate dal mercato, con immenso dispiacere dei tantissimi golosi cresciuti a “pane e Rossana”.

L’allarme era scattato quando la Nestlè, proprietaria del marchio, aveva annunciato la chiusura dello stabilimento perugino di San Sisto, dove venivano prodotte le caramelle, da sempre presenti in casa della nonna.

Ma la Nestlè ha smentito la notizia, affermando di voler cercare un produttore interessato a rilevare lo stabilimento, se non addirittura di voler continuare la produzione, anche se in un diverso stabilimento, con l’intenzione di confermare il personale occupato nella storica produzione.

Notizie un po’ confuse a dire la verità, che, secondo alcune fonti interne all’azienda, sono state addirittura diffuse ad hoc per ottenere un effetto marketing che sembra aver dato i suoi frutti.

L’anno scorso infatti, l’annuncio della chiusura dello stabilimento, ha portato a vendite record per le Rossana, che gli appassionati hanno comprato in grandi quantità, arrivando ad un consumo di ben 800 tonnellate.

 A confermare questa strategia, sembra ci sia anche l’intenzione, secondo fonti interne, di voler lanciare un nuovo gusto per la Rossana, al cioccolato.

I fans della caramella incartata di rosso hanno avuto quindi il loro peso, per non far chiudere un pezzo di storia italiana lunga addirittura 90 anni, tanti quanti sono quelli trascorsi tra la prima caramella venduta ad oggi. Una storia a lieto fine, finalmente, nel depresso panorama economico italiano, che vede un’icona dell’industria alimentare nostrana, uscire vincitrice dalle logiche commerciali internazionali. Probabilmente la produzione sarà internazionalizzata, come successo per i Baci Perugina, marchio ancora di proprietà della Nestlè, ma questo porterà la caramella italiana ad essere conosciuta in tutto il mondo, anche se con il rammarico dei nazionalisti puri.

Molti avevano fatto scorta di caramelle Rossana, ma da oggi non ce ne sarà più bisogno.