Era già successo dopo la strage dell’ISIS alla redazione di Charlie Hebdo – che molti semplificarono, come si legge in questo articolo – e nelle ultime ore l’attacco degli hacktivisti di Anonymous contro la Russia è un fatto rivendicato dallo stesso collettivo sui social. Lo documentano gli amici di Giornalettismo.
Il collettivo Anonymous è ufficialmente in cyber-guerra contro il governo russo.
Rai News scrive che l’attacco di Anonymous contro la Russia ha colpito anche la testata Russia Today, che in questo articolo ammette di aver subito alcune ore di down a seguito dell’azione degli hacktivisti. Ricordiamo che Russia Today (RT) è stata più volte accusata di disinformazione. Nel 2019, ad esempio The Guardian riportava che la nota testata aveva ricevuto un’ammenda di 200mila sterline dall’Ofcom con l’accusa di aver diffuso in maniera parziale e faziosa le notizie sull’avvelenamento dell’ex spia russa Sergei Skripal.
Anonymous, infatti, nel rivendicare l’attacco contro il sito di RT News descrive la testata come strumento di propaganda.
Non solo RT News, ovviamente: l’attacco di Anonymous contro la Russia si è mosso a che contro i siti governativi del Cremlino e della Duma. L’azione, anch’essa, è stata rivendicata sui social.
India Times ci fa notare, tuttavia, che Anonymous è un collettivo decentralizzato e non dispone di account ufficiali, per cui è bene “prendere con le pinze” ciò che viene scritto sui social. Dall’Italia l’esperto Alex Orlowski ha parlato, ieri pomeriggio, di “attacco Ddos al sito del Cremlino, un attacco che tecnicamente serve ad appesantire i server di un sito rendendo questo inaccessibile.
Oggi il sito del Cremlino è accessibile, così come quello della Duma. Da fonti internazionali viene suggerito, tuttavia, che per diverse ore tutti i portali presi di mira da Anonymous sono stati effettivamente offline come risulta dal rilevatore Is It Down.
Gli attacchi di Anonymous contro la Russia potrebbero non essere terminati: nelle scorse ore i sistemi governativi hanno subito un down, ma il collettivo – o chi per esso – intende proseguire la battaglia contro il governo di Putin sotto gli hashtag #OpRussia e #StandWithUkraine.
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