Ancora netto il vantaggio della lista Zaia su Salvini e la Lega con il sondaggio politico di oggi

Ci sono ancora una volta riscontri particolarmente interessanti, oggi 4 settembre, con il sondaggio politico che ovviamente riguarda in modo esclusivo il Veneto, dove la lista Zaia continua ad avere un netto vantaggio sulla concorrenza. Il presidente uscente, infatti, viaggia attorno al 75% e la sua vittoria non appare in discussione, avendo addirittura triplicato i voti del Partito Democratico. Il dato più interessante, tuttavia, riguarda un trend che avevamo portato alla vostra attenzione alcune settimane fa.

Il sondaggio politico di oggi su lista Zaia e Salvini in Veneto

Quali sono i dati trapelati con l’ultimo sondaggio politico disponibile ad inizio settembre per il Veneto? Qualche dettaglio in merito ci arriva direttamente Giornalettismo, che ha analizzato più in profondità il dato relativo al presidente della Regione. In vista del voto che lo vedrà vincere senza patemi, infatti, ci sono delle considerazioni da fare internamente al partito. Ebbene, si può capire facilmente perché oggi la questione del “duello virtuale” a distanza tra Zaia e Salvini interno alla Lega sia particolarmente interessante, fermo restando che i due viaggino al momento sulla stessa lunghezza d’onda.

In particolare, il sondaggio politico in questione, realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera ci dice che la lista Zaia Presidente sia arrivata in questa fase a consensi che si assestano addirittura attorno al 34,5%. Quella del presidente, dunque, precede ancora una volta (ed in modo netto) la stessa Lega. Secondo quanto raccolto stamane, infatti, il partito al quale appartiene il presidente non va oltre il 23,5%. Non si può parlare di doppiaggio, ma è chiaro che il gap sia evidente e significativo.

Fermo restando la vittoria indiscussa del Carroccio in Veneto, come sottolineato dal sondaggio politico in questione, è chiaro che il risultato presumibilmente raggiunto dalla lista Zaia sia tanto evidente da poter creare qualche chiacchierata interna alla Lega con lo stesso Salvini