Ci segnalano i nostri contatti numerose indicazioni del ban delle auto a combustione entro il 2030 in alcune città del mondo.
La cosa è una questione seria e complessa: non possiamo che rispondere con lo stato delle cose ad oggi. Diffidiamo da chi ha soluzioni aperte per il futuro, e riteniamo che lanciarsi in ipotesi da oggi ai prossimi dieci anni sia più da Cassandra mancata che da giornalista o fact checker.
Ricordiamo che solo un anno fa nessuno dei presenti avrebbe mai potuto prevedere di ritrovarsi con buona parte degli articoli di Bufale.net dedicati ad un Coronavirus in particolare. Figurarsi se decidessimo di parlare oggi del ban delle auto a combustione entro il 2030 quanto i posteri sarebbero autorizzati a sottoporci a severe critiche postume.
Nel 2019 la città di Bruxelles aveva già preparato una timeline operativa da seguire, il cui status ai tempi del COVID19 non è ancora noto.
Il centro cittadino di Bruxelles si prepara quindi, ove la scaletta fosse rispettata, a proseguire i divieti già presenti espandendoli. Dal 2018 è già impossibile circolare per Bruxelles con veicoli Euro 1 ed Euro 0. Divieto esteso nel 2019 ai veicoli Diesel Euro 2 e Benzina Euro 1, e nel 2025 a tutti i veicoli Euro 2.
Se tutto va bene, nel 2030 il divieto dovrebbe estendersi ai veicoli diesel, seguiti nel quinquennio successivo ai veicoli a benzina.
Anche in questo caso, il dovrebbe è un obbligo
Anche Amsterdam prevede un ban graduale dei veicoli a combustione sulla A10, l’anello autostradale che potremmo impropriamente paragonare al Grande Raccordo Anulare a Roma.
Anche in questo caso si parte dai diesel per riformare il trasporto interno, munendosi di autobus e metropolitane elettriche, per poi, nel 2030, probabilmente arrivare al divieto di circolazione urbana dei mezzi a combustione.
Travagliata è la timeline di Washington, che prevede una quota di auto elettriche nuove vendute nel 2025 di almeno l’8% sul totale, per cercare di arrivare alle zero emissioni nel 2030.
Scalette più ambiziose risultano al momento cassate e considerate poco proponibili, ma con la discussione pendente fino a prima dell’arrivo della pandemia nel Nuovo Continente, ed un Trump negazionista del cambiamento climatico, i dadi sono ancora nel bussolotto.
Anche Seattle spinge per le zero emissioni entro il 2030, prospettando la produzione di energia elettrica pulita entro il 2045.
Va comunque dichiarato che i sindaci delle 40 città più densamente affette dal problema nel mondo hanno sottoscritto una dichiarazione di intenti che non deve necessariamente tradursi in un ban legislativo, ma che potrà dichiararsi in una dichiarazione di intenti ed obiettivi.
Non immaginate quindi la scomparsa delle automobili a combustione, ma agevolazioni e zone a traffico limitato che spingano e rendano possibile l’uso di mezzi elettrici, rendendone più facile l’accesso ai cittadini.
Per maggiori dettagli, potrete trovare tutto sul portale dell’iniziativa.
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