Un video in tre sequenze pubblicato dalla pagina Facebook Associazione Commercianti Rione Trevi Roma il 1° maggio mostra i momenti concitati tra due agenti della Polizia di Roma Capitale e un ragazzo di origini africane. I fatti sono avvenuti nel Rione Trevi, a Roma.
Il Messaggero e Leggo riportano il fatto con titoli che evidenziano un’aggressione da parte dell’ambulante e fanno riferimento al portavoce dell’Associazione Commercianti Rione Trevi Roma, l’avvocato Fabrizio Patrizi:
Ora con il bel tempo la zona si riempirà nuovamente di vu’ cumpra’ di ogni tipo. Noi commercianti siamo inermi e, purtroppo, anche le forze dell’ordine spesso lo sono. E’ un continuo allontanare e tornare degli abusivi che sono organizzati tra di loro. C’è chi li rifornisce del pranzo, chi fa da palo e li avvisa se arrivano le “guardie”, si passano la merce tra loro per liberarsene. Si tratta di un’organizzazione criminale, strutturata, formata, ricca e violenta. È un assedio e scene come quelle riprese dai cittadini pochi giorni fa, fanno male.
Ciò che vediamo nel video, riordinando le sequenze, è un episodio già iniziato in cui i due vigili sono intenti a controllare il ragazzo. A quanto pare l’ambulante è sprovvisto di documenti – uno degli agenti grida a gran voce di esibirli – e per questo cercano di portarlo al Comando. Nell’atto di accompagnarlo, però, si accendono gli animi perché gli agenti tentano di afferrarlo per le braccia, atteggiamento che innervosisce il ragazzo. Nel frattempo altri ragazzi, probabilmente suoi connazionali, si avvicinano. Alcuni passanti tirano dritti, altri si fermano e invitano il secondo agente ad aiutare il collega, che continua a cercare di portare con sé il ragazzo.
L’ambulante grida “mi fai male!”, “voglio lavorare!”, poi “se mi lasci cammino!”, ma la situazione degenera quando un connazionale del ragazzo, forse nell’atto di placare gli animi, si avvicina troppo alla contesa tra l’agente e l’ambulante, e in quel momento l’agente spinge via l’ambulante e invita il connazionale ad andarsene. L’ambulante allora reagisce, spinge l’agente e gli dice: “Se non avevi la divisa… “, spalancando gli occhi per la rabbia. A quel punto si allontana e l’agente lo segue, e finisce il video.
L’unica “aggressione” – il virgolettato è d’obbligo – è la combinazione tra la spinta e la minaccia, ma ciò che mostra il video sembra più una reazione esasperata, in quanto poco dopo il suo gesto l’ambulante si allontana. Parliamo di precisazioni per fare un po’ di chiarezza sui titoli utilizzati dal Messaggero e da Leggo: si è trattato di momenti concitati, e per la maggior parte del tempo i vigili hanno tentato di afferrare il ragazzo che continuava a dimenarsi. Solo alla fine, dopo aver subito una spinta dal vigile, il ragazzo ha reagito per poi tentare una fuga.
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