Facebook continua ad essere al centro delle polemiche riguardanti la privacy e la sicurezza dei suoi utenti e questa volta il problema riguarda la condivisione dei dati personali degli utenti inattivi. Sappiamo come il sistema di sicurezza di Facebook non sia eccelso, ci sono diverse falle che attanagliano da anni il social creato da Zuckerberg che, nonostante i vari update, non è ancora del tutto sicuro. Tra l’altro questa sembra essere l’ennesima mazzata per questo colosso, visto come stia già affrontando in questo periodo il boicottaggio da parte di alcuni inserzionisti.
Insomma, tocca parlare di un altro problema di sicurezza legato a Facebook dopo quello della scorsa settimana. Nonostante insomma ci sia sempre la crescita esponenziale di iscritti a al social network, non si riesce al momento a garantire la giusta privacy. L’ultima mazzata per questo social arriva dalla notizia di alcuni sviluppatori dell’applicazione che hanno avuto accesso ai dati personali degli utenti inattivi presenti su Facebook. Prima però di approfondire tale questione è importante capire cosa si intenda per utenti inattivi.
Stando a quanto riportato dalle regole vigenti di tale social network, un utente è da definirsi inattivo quando non esegue il login da ben 90 giorni. Se quindi per circa tre mesi non ci si collega a Facebook, ecco che si rientra a far parte della categoria degli utenti inattivi. Il problema è che, nonostante questa inattività di vari profili, alcuni sviluppatori hanno avuto modo di entrare in contatto con i loro dati personali.
Non è mancata però la risposta da parte dell’azienda di Zuckerberg che ha così precisato: “Non abbiamo prove che questo problema abbia portato alla condivisione di informazioni incompatibili con le autorizzazioni concesse dagli utenti quando hanno effettuato il login su Facebook“. Secondo Zuckerberg il problema è stato risolto immediatamente, appena lo si è notato, inoltre continuerà a indagare per arrivare a risolvere definitivamente la questione.
Per ora tutto però continua ad essere alquanto incerto, il problema di privacy c’è stato e non è dato sapere quanti utenti inattivi siano stati coinvolti. Sembra che siano stati circa 5000 sviluppatori ad arrivare alla condivisione di questi dati personali in un arco temporale che si aggira intorno a qualche mese. Ne ha parlato anche Engadget. Facebook ha inoltre dichiarato come stia lavorando sodo per introdurre nuove regole per gli sviluppatori, vedremo come si evolverà tutta questa vicenda.
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