Lo scorso 4 maggio 2015 intorno alle ore 20:43, nella città di Yan’an della provincia cinese dello Shanxi, un uomo ha colpito ripetutamente e in maniera violenta un bambino di 2 anni che stava tranquillamente spazzando per gioco il marciapiede di fronte ad un ristorante. Le immagini sono molto forti, qualcuno ha pensato fosse un montaggio o un falso per il semplice fatto che non si vedeva una goccia di sangue. Il video, purtroppo, è vero e ha fatto il giro del mondo.
Se siete persone sensibili vi sconsigliamo di visionare il filmato e di passare al punto successivo dell’articolo.
Li Zhexu, nato il 15 agosto 2012, per fortuna è salvo, sta bene nonostante abbia riportato molte ferite, fratture e numerosi punti di sutura.
Il 9 maggio 2015 Li Zhexu è stato dimesso dall’ospedale pediatrico di Xi’an.
I genitori potrebbero essere accusati per irresponsabilità civile.
Il colpevole, Wang, venne prima fermato sul posto dei clienti del ristorante di fronte al luogo dell’accaduto e poi arrestato dalle forze dell’ordine locali. È tutt’ora detenuto dalla sera del 4 maggio 2015.
Nato il 20 agosto 1986 (29 anni), proveniente dalla contea di Luochuan vicino a Yan’an, Wang è affetto da schizofrenia ed era stato precedentemente in cura presso lo Xi’an Psychiatric Health Center.
La foto sotto riportata Wang viene immortalato durante l’arresto del 4 maggio 2015, con tanto di catene ai piedi. Nella foto successiva possiamo vedere la prima pagina del China Daily dell’8 maggio 2015 dove viene raccontata l’intera vicenda.
Gli unici ad intervenire, alla fine, sono stati i clienti del ristorante di fronte al luogo dell’accaduto. Nel video, tuttavia, sono ben visibili 2 persone, una in motorino e una a piedi, che di fronte al brutale pestaggio non intervengono e passano oltre. Nel caso venissero identificati, visto che da video non sia alquanto difficile, sarebbero colpevoli di omissione di soccorso.
Il sito Attivo.tv, il 13 maggio 2015, pubblica uno dei tanti video presenti online sull’accaduto, riportando tuttavia un titolo allarmista, “acchiappaclick” e “acchiappalike” dove si invita chiaramente la condivisione per un’inutile e impossibile caccia all’uomo.
Non viene fornita alcuna informazione da parte del sito Attivo.tv sull’accaduto, tranne quanto riportato dal titolo sul quale bisogna precisare (come abbiamo riportato nel nostro articolo) che il bambino non è morto (ha 2 anni e non 6), che il fatto è avvenuto in Cina e che l’uomo era già stato identificato e arrestato la stessa sera.
I gestori del sito Attivo.tv potevano benissimo fare una ricerca e leggersi l’articolo de Il Messaggero dell’8 maggio 2015, il quale è corretto nel riportare la notizia (tra cui l’arresto dell’uomo).
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