Bufala

Ventimila morti da vaccini: il bollettino di guerra che non c’è mai stato

La viralità ha mille forme, come la forma delle ventimila morti da vaccini.

Guardate attentamente ogni post fake: userà sempre un linguaggio volutamente caricato e allarmistico. La stessa platea che ama accusare il “giornalista di essere un terrorista” riempirà il proprio feed social di “bollettini di guerra”, “vaccinazioni fatali” e altri termini simili.

Il problema è il seguente: davanti ad un post col logo EudraVigilance di tal fatta non possiamo che affermare che il logo vi è stato applicato posticciamente, e sappiamo che EudraVigilance non posterebbe mai simili aggregati.

Ventimila morti da vaccini: il bollettino di guerra che non c’è mai stato

Vi sono infatti articoli censiti e condivisi assieme a questa immagine che partono dalla stessa premessa, riassumibile in

“Non esiste un conteggio generale in EudraVigilance, quindi abbiamo elaborato noi i dati”

E noi sappiamo che una simile elaborazione non può esistere e se esistesse sarebbe una fake news.

Ne abbiamo parlato qui, qui e qui, ma temiamo ormai bisognerà ripetersi.

Ventimila morti da vaccini: il bollettino di guerra che non c’è mai stato

Le elaborazioni “fatte in casa” offerte dalla controinformazione non servono, lo sappiamo bene, a fare chiarezza.

Servono infatti a cancellare e mistificare il vero senso della farmacovigilanza. Come riporta Reuters, l’accesso al VAERS (e al suo omologo Europeo EudraVigilance) è puntellato di disclaimers che dichiarano i dati “incompleti, non accurati, legati a coincidenze e non verificabili”.

Disclaimers che se invece leggiamo dai “conteggi elaborati” vengono coscientemente rimossi, ogni singola volta.

Un esempio dei disclaimer rimossi

Notare che scopriamo dalle clausole di esclusione in EudraVigilance che ogni caso si riferisce solo generalmente ad un paziente, col rischio di duplicazione su diversi effetti collaterali, e che gli effetti collaterali sono elencati senza nesso eziologico.

Come abbiamo avuto modo di spiegare, vengono segnalati prima, archiviati e verificati dopo.

Come non leggere i dati

Come avrete potuto leggere nella screen indicata, le informazioni indicate ai portali di Farmacovigilanza “non rappresentano una conferma di un potenziale nesso tra il medicinale e l’effetto o gli effetti osservati”.

Inoltre “il numero di sospetti effetti indesiderati presenti in EudraVigilance non deve essere utilizzato come base per determinare la probabilità che si verifichi un effetto indesiderato. Questo perché i numeri devono essere messi in relazione con altri fattori, tra cui il numero di persone che assumono il medicinale e la durata della commercializzazione dello stesso” e “Ogni singolo caso registrato in EudraVigilance si riferisce in generale a un paziente; tuttavia, una segnalazione può contenere riferimenti a più di un effetto indesiderato. Pertanto, il numero di effetti indesiderati non corrisponderà necessariamente al numero dei casi singoli.“.

Non stiamo parlando di “Ventimila morti da vaccini”, bensì di un elenco di segnalazioni private del nesso eziologico

È così che la Farmacovigilanza funziona. Un qualsiasi evento di qualsiasi tipo temporalmente successivo al vaccino o ad altra somministrazione verrà segnalato e registrato.

E come ricorda Reuters, l’accesso al VAERS ed ogni altro ente di segnalazioni è puntellato di disclaimers che dichiarano i dati “incompleti, non accurati, legati a coincidenze e non verificabili”.

In seguito si valuterà il legame.

Ricorderemo sempre il caso di James Laidler, complottista pentito e anestesiologo che, per dimostrare il meccanismo precitato, segnalò che una vaccinazione di routine l’aveva tramutato nell’Incredibile Hulk, compreso di muscoli possenti e ipetrofici e l’invulnerabile pelle verde.

Non aiuta il fatto che, statisticamente parlando siamo di fronte alla prima vaccinazione di massa del XXImo secolo, anzi degli ultimi decenni.

Vaccinazione che comprende praticamente la maggioranza dei cittadini Europei e Americani e un numero crescente di quelli delle altre nazioni.

Numeri che si apprestano a crescere.

Va da sé che vaccinando chiunque, è estremamente plausibile trovare tra i vaccinati morti di cause naturali che comunque saranno segnalati per “togliersi il dubbio”.

Nessuna segnalazione va quindi presa “come oro colato”.

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