Con il rafforzativo mediatico offerto dall’articolo indignato di Diego Fusaro – pubblicato sul suo sito ufficiale – in queste ore è emersa una notizia che interessa la Croce Rossa di Moncalieri (Torino), al centro di una polemica che alcuni volontari stanno portando avanti. Secondo i volontari è stata negata la benedizione di un mezzo in dotazione per la stazione locale.
Scrive Diego Fusaro:
Stop alla benedizione dei nuovi automezzi della Croce rossa: “Offende i musulmani”. La mondializzazione chiede ai popoli di negare il proprio per aprirsi all’altro. E, in tal maniera, distrugge tutte le identità.
Al centro della polemica, come accade molto spesso, vi sarebbe un passaparola secondo il quale la mancata benedizione del mezzo sarebbe dovuta a una misura di rispetto nei confronti dei musulmani. Facciamo un passo indietro.
L’1 agosto la CRI di Moncalieri aveva annunciato l’acquisto di un nuovo Doblò per il trasporto di infermi in carrozzina e di tre nuovi DAE (Defibrillatori semiautomatici):
Il mezzo era intitolato alla benefattrice Anna Boccardo, che per molti anni è stata responsabile delle attività sociali della CRI ed è stata anche fondatrice della sezione femminile. Durante la cerimonia, però, tra le rappresentanze locali mancava il parroco. I volontari hanno dunque firmato una lettera nella quale hanno chiesto spiegazioni, argomentando con queste parole: “Siamo rimasti molto amareggiati per l’inspiegabile assenza del rito della benedizione, che avviene da sempre e si ripete in tutti i comitati della Croce Rossa quando ci sono eventi simili”.
La Stampa ha riportato la risposta di Guido Gonella, presidente del comitato locale, che in maniera concisa ha spiegato: “Circolano troppe voci fantasiose. L’unica verità è che il marito della donna a cui è intitolato il veicolo, non ha voluto la presenza di un sacerdote“, e con un focus sulla polemica che interessa un ipotetico rispetto per la comunità musulmana risponde: “Come ripeto, è stata una volontà dei famigliari”.
Per il momento non esiste un riscontro ufficiale da parte dell’ufficio stampa della Croce Rossa Italiana. Da una parte, i volontari – e Diego Fusaro – parlano di divieto di benedizione motivato da una volontà di rispetto dei musulmani. Dall’altra il presidente del comitato locale spiega brevemente che il marito della donna cui è stato intitolato il mezzo non ha voluto la presenza di un sacerdote.
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