Editoriale

Spieghiamo a Heather Parisi NoVax che i dati sull’Islanda rafforzano le tesi ProVax

Heather Parisi da sempre si sbilancia sui propri canali social, in particolare Twitter, per provare a rafforzare le sue convinzioni e quelle dei NoVax, talvolta citando anche casi specifici come quello dell’Islanda. Argomento che abbiamo provato a toccare nelle scorse settimane con un primo articolo in merito e che, a quanto pare, oggi 18 agosto richiede un ulteriore approfondimento. O, se vogliamo, una spiegazione extra per provare a farle capire che in realtà stia dando ragione a chi sottolinea l’efficacia della stessa vaccinazione.

In cosa sbaglia Heather Paris NoVax parlando dell’Islanda

In particolare, tutto nasce da un tweet della stessa Heather Paris, in cui la ballerina prova a sottolineare che nel 2021, anno caratterizzato dai vaccini, ci siano paradossalmente più positivi e ricoverati in Islanda. In particolare, ci dice che il 7 agosto 2020 avevamo lo 0% di popolazione vaccinata in questo Paese, con 7 persone ricoverate. Allo stesso tempo, il 7 agosto 2021 abbiamo il 96.4% di popolazione vaccinata e, al contempo, 18 persone ospedalizzate.

La conclusione di Heather Parisi, dunque, è apparentemente semplice, coi vaccini che avrebbero peggiorato la situazione sanitaria. Enorme superficialità la sua. Già, perché stanno aumentando a dismisura i vaccinati, non i ricoveri, considerando che il valore di riferimento è l’intera popolazione dell’Islanda. Anzi, il paradosso qui ci dice che con una variante Delta dominante ed estremamente più contagiosa rispetto a come e quanto circolava il virus un anno fa, gli stessi vaccini saliti al 96% abbondante della popolazione abbiamo evitato un pericoloso sovraccarico degli ospedali.

In un Paese con un numero così alto di vaccinati, in sostanza, passare in un anno da 7 a 18 persone ricoverate (nonostante le caratteristiche della variante Delta), non fa altro che evidenziare l’ottimo impatto del suddetto vaccino contro il Covid. Dunque, i numeri condivisi da Heather Parisi sono reali, ma ci dicono l’esatto opposto di quello che la ballerina vorrebbe comunicare sull’Islanda. Basti pensare al fatto che, in Italia, le terapie intensive siano occupate al 90% circa da non vaccinati. Anche ANSA ha trattato la questione pochi giorni fa.

Ancora, tramite altro tweet, la stessa Heather Parisi aveva evidenziato che sempre in Islanda ci sia un numero più alto di contagiati (dieci volte superiore) rispetto al 2021. Ora, proprio incrociando i dati tra positivi (in aumento per dieci) ed ospedalizzati (in forma non grave e poco più che raddoppiati), si dovrebbe capire che i vaccini abbiano evitato di passare da 7 a circa 70 ospedalizzati nel Paese.

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