Il Caso

Sindacato dei carabinieri denuncia Alfa Romeo per la sicurezza della Tonale: la compagnia risponde

Sindacato dei carabinieri denuncia Alfa Romeo per la sicurezza della Tonale: questo il caso della settimana, con inevitabile botta e risposta e coda di dibattiti nella comunità dei fan dell’automotive, sovente fieramente conservatrice e legata al concetto della “cara vecchia auto di una volta” (col limite posto tra Euro 4 e 5).

Sindacato dei carabinieri denuncia Alfa Romeo per la sicurezza della Tonale: la compagnia risponde

Ma in questo caso il dibattito nasce da questioni di stabilità: come tutti sanno non esiste più il concetto di “una ditta di fiducia”, ma anche le auto di servizio vengono comprate mediante regolare appalto.

Entra in scena non ora, ma da Giugno 2023 l’Alfa Romeo Tonale, crossover SUV ibrido commercializzato dal 2022 da 163 cavalli, ovviamente con una serie di personalizzazioni e blindature per l’arma.

Sindacato dei carabinieri denuncia Alfa Romeo per la sicurezza della Tonale: la compagnia risponde

Secondo il sindacato, qui casca l’asino: il mezzo, o quantomeno la sua versione pesantemente modificata per l’attività di polizia, risulta meno stabile “in particolare durante l’impiego a velocità sostenuta o su fondi stradali dissestati, condizioni tipiche dell’attività radiomobile”, compromettendo sicurezza ed efficiacia dell’operatività degli agenti, provvedendo al deposito di idonea Denuncia-Querela presso la Procura di Roma.

Non si è fatta attendere la risposta della casa automobilistica, la quale si dichiara “a disposizione delle autorità competenti per ogni eventuale approfondimento e si riserva di tutelare la propria immagine e reputazione nelle sedi opportune“, confermando come “i propri veicoli rispettano le più severe normative di sicurezza vigenti e vengono sottoposti a rigorosi test di valutazione anche da parte delle Forze dell’Ordine dei Paesi in cui operano, inclusa l’Arma dei Carabinieri, in Italia”.”

In parole povere: si annuncia battaglia legale.

Ricordiamo infatti la presentazione con orgoglio del mezzo, e l’elenco delle personalizzazioni, tra blindature, cappelliera trasformata in mini-centrale operativa e cellula di sicurezza rinforzata per i fermati (sui sedili di dietro), che nel prosieguo delle indagini saranno poste sotto scrutinio.

 

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