Versioni a confronto

“Sei terrona e mafiosa”. Insulti, botte e sputi a una siciliana a Forlì

I.C., 53 anni, è originaria di Terrasini (Palermo) e da tre anni vive a Forlì dove lavora come segretaria di una scuola media. Nelle ultime ore è rimbalzata sui social la sua storia, che lei stessa aveva raccontato dal suo profilo Facebook il 26 agosto.

Oggi ho subito la più grande umiliazione della mia vita. Un vicino di casa mi ha aggredita e picchiata, dentro il parcheggio dello stabile in cui abito. Mi ha detto che, dato che sono in affitto, non ho diritto a parcheggiare. Mi ha dato della “terrona”, “mafiosa” e mi ha urlato di tornare a casa mia sputandomi in faccia e minacciandomi. Ho chiamato la Polizia e sono andata al Pronto Soccorso per il referto. Spalla lussata e tendine del piede schiacciato. Cinque giorni di prognosi. Non basteranno per dimenticare.

Come ricostruisce Repubblica il 15 settembre:

“Come ogni giorno stavo rientrando a casa dopo aver trascorso tutta la giornata a scuola — racconta la signora C. — Una volta parcheggiata la mia auto, ho sentito la vicina che urlava invocando il mio nome. “Sei entrata correndo e qui ci potevano essere i bambini o i miei cani” gridava. Ma io ho fatto finta di nulla e ho continuato a camminare tentando di raggiungere le scale » . La discussione però sarebbe continuata con gli insulti insistenti della vicina.

“Non hai capito che tu non hai diritto al parcheggio perché sei in affitto? Morta di fame e terrona puzzolente. Noi siamo proprietari e ne possiamo mettere anche due di macchine” si legge nella denuncia- querela preparata dai legali della donna siciliana che, nei prossimi giorni, sarà depositata in procura.

A quel punto sarebbe intervenuto anche il marito della vicina che avrebbe portato avanti, secondo quanto denunciato ancora dalla signora di Terrasini, una vera e propria aggressione fisica. «Mi ha pestato il piede, mi ha spintonato e mi ha sputato in faccia. Poi mi hanno urlato: “sei una mafiosa terrona. Qui non vi vogliamo, siamo tutti stanchi di te ».

Una volta rientrata dall’ospedale, inoltre, la donna sarebbe stata minacciata dal marito della vicina che poco prima l’aveva aggredita fisicamente: “Denunciami e ti ammazzo, lo giuro”, il tutto davanti ai poliziotti. La notizia è emersa in questi giorni in quanto I.C. si è recata dai Carabinieri per querelare la coppia di vicini di casa, e sono stati chiamati in causa anche i poliziotti intervenuti in quel pomeriggio del 26 agosto.

Il 17 settembre, inoltre, I.C. ha raccontato la vicenda in collegamento con lo show televisivo Pomeriggio Cinque condotto da Barbara D’Urso, durante il quale ha mostrato anche il referto medico redatto dopo i soccorsi ricevuti a seguito dell’aggressione da lei denunciata.

 

Durante il servizio è stata raccolta anche la versione dei vicini accusati di aggressione. La donna, in primo luogo, ha raccontato che I.C., in quel 26 agosto, sarebbe entrata nel cortile dello stabile a forte velocità, e per tale ragione la signora l’ha invitata a prestare attenzione. A quel punto – secondo la signora – la I.C. avrebbe reagito con improperi e arroganza. Il marito della signora – che I.C. accusa di aggressione fisica – ha negato sia gli insulti che l’aggressione. Barbara D’Urso, a seguito delle versioni discordanti, ha chiesto a I.C. se un giorno perdonerà i suoi vicini e la risposta è stata negativa. Lo ha ribadito lei stessa in un post pubblicato su Facebook:

Barbara D’Urso ha iniziato questa “sfida” per far riappacificare i condomini che litigano. Ogni volta che ci riuscirà per lei sarà una vittoria con tanto di scroscianti applausi. Ha saputo dai giornali della mia vicenda e ha pensato di farci fare la pace per dimostrare che lei può tutto. In questo momento è quello che le interessa davvero. In un altro momento avrebbe fatto le faccette di circostanza, come in altri casi, e ne avrebbe fatto un “caso”. Ha capito che non ci penso nemmeno a riappacificarmi con le due capre e quindi tutto il resto non le interessava, anche se la faccenda è grave. Non mi presterò ai suoi giochetti e quindi non mi vedrà più.

Per il momento, dunque, dobbiamo parlare di indagini in corso dal momento che I.C. ha sporto denuncia e non si conoscono le dinamiche delle indagini, che grazie alla testimonianza che forniranno i poliziotti presenti al ritorno della donna dall’ospedale potranno offrire una visione più chiara del triste episodio. Corriere Della Sera, inoltre, scrive che il figlio di I.C. era affacciato al balcone mentre si consumavano i fatti. Dubitiamo del racconto della presunta vittima? No, attendiamo che gli inquirenti facciano il loro dovere.

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