Il Caso

Produttore accusa Meta di aver scaricato film porno da BitTorrent per addestrare le AI

Il caso del giorno sembra grottesco come un cinepanettone, ma non lo è anzi, apre una serie di scenari: produttore accusa Meta di aver scaricato film porno da BitTorrent per addestrare le AI

Parliamo di Strike 3 Holding, produttore che pubblica sotto diversi marchi, noto per essere molto protettivo delle creazioni e di Meta, la compagnia madre di Facebook, Whatsapp e Instagram.

Che secondo una citazione depositata il 23 luglio corrente avrebbe scaricato dei video pornografici della compagnia allo scopo di istruire Meta Movie Gen, il suo motore per la creazione di contenuti video AI

Produttore accusa Meta di aver scaricato film porno da BitTorrent per addestrare le AI

Va detto che siamo ancora al 28 Luglio: prevedere gli esiti di un procedimento senza ulteriori dati è un esperimento di chiaroveggenza. Il contenuto della citazione è semplicissimo per chi conosce sia la lingua inglese che i meccanismi dei social.

Meta, o meglio del personale all’interno di Meta, con IP di Meta avrebbe secondo parte istante usato BitTorrent per scaricare diversi film, tra cui i porno prodotti dalla compagnia.

Produttore accusa Meta di aver scaricato film porno da BitTorrent per addestrare le AI (immagine generata con AI)

Avrebbe usato BitTorrent, sistema Peer to Peer dove quindi non esiste “un sito da cui scaricare i film”, ma ogni utente che li scarica agisce da seedpeer. Chi ha il film completo è un seed, e lascia scaricare gli altri, i c.d. peer.

Ma anche i peer a loro volta possono diventare seed parziali: i pezzetti di file che hai già sul disco fisso diventano a loro volta scaricabili in modo da garantire la massima velocità possibile.

Diventa tutta una catena di se: se Meta ha scaricato i porno, allora li ha scaricati. Ma se ha usato BitTorrent, il sistema stesso di BitTorrent rende Meta non solo uno scaricatore di film, ma un distributore di film in modo non riconosciuto dal produttore.

I precedenti

Ci sono precedenti in ambo i sensi: negli ultimi anni diversi studi legali americani hanno registrato, e preso parte, a cause in cui il produttore ha citato in tribunale utenti pronti a scaricare porno via Internet.

La compagnia apre un procedimento civile citando inizialmente il provider usato allo scopo di ottenere risarcimento e/o i dati del pirata cui poi viene offerta in una fase successiva l’opportunità di pagare i danni o andare in causa.

Al mondo ci sono infatti vari produttori variamente “gelosi” delle proprie IP e variamente litigiosi: in questo caso siamo di fronte ad un soggetto che non sembra timido nella sua difesa.

Estratto da Strike 3 +1 v Meta

Dall’altro abbiamo Meta, colosso accusato già in passato di aver usato dati questa volta relativi a libri di vari argomenti (non porno), prelevati da Shadow Libraries, siti che consentono il download di testi anche protetti da diritto d’autore e completamente scagionato.

Il motivo della vittoria processuale di META in Kadrey v. Meta è che alla stessa fu concesso il fair use, il diritto di usare dati protetti da diritto di autore a scopo di ricerca, cronaca o sviluppo tecnologico a prescindere da come quei dati venivano ottenuti.

Semplicemente, il Fair Use si applica ad un libro comprato come ad uno scaricato da Internet.

I collegamenti tra Kadrey v. Meta e Strike 3 v. Meta

Kadrey v. Meta peraltro viene citato espressamente da Strike 3 nonostante la causa si sia risolta con la vittoria di Meta, quantomeno come evento che avrebbe, nel “ritenuto in fatto” dell’atto introduttivo di giudizio, motivato da affermazioni fiorite come

Plaintiffs, like all copyright holders, have fundamental rights that are being violated by one of the wealthiest companies on the planet. To add insult to injury, Meta’s selective and continuous distribution of Plaintiffs’ content ensures anyone in the world is always able to access Plaintiffs’ content for free, for Meta’s own selfish purposes.

Ovvero

L’accusa, come tutti i detentori di copyright, hanno diritti fondamentali che vengono violati da una delle aziende più ricche del pianeta. Per aggiungere il danno alla beffa, la distribuzione selettiva e continua dei contenuti dei ricorrenti contro Meta fa in modo che chiunque nel mondo sia sempre in grado di accedere gratuitamente ai loro contenuti, a cagione degli egoistici scopi di Meta

E lanciandosi in una altrettanto fiorita descrizione di tutti i numerosi premi nel settore pornografico vinti grazie a costose ambientazioni esotiche e investimenti.

Alcuni studi legali che parlano di Strike 3 e della loro difesa delle loro IP

Ponendo quindi lo scontro nell’ottica del “buon vecchio Porno di una volta” contro il nuovo Golia del Porno Online che danneggia un intero settore.

META non ha ancora risposto alle accuse: del resto, siamo ancora agli inizi.

Se sono rose, fioriranno, altrimenti tutto questo resterà una nota a margine, ma sempre più frequente in tempi di AI.

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