La pagina Facebook Finita Male pubblica la storia di A., una ragazza di 32 anni raggiunta da una sassaiola mentre guidava per verso casa e per questo gravemente ferita ad un occhio. Il post è stato pubblicato l’8 luglio e gli autori fanno un parallelismo con la storia di Daisy Osakue (visita il nostro archivio per approfondire). Gli autori di Finita Male fanno riferimento ad un articolo pubblicato sul Giornale il 7 luglio 2020.
Il Giornale scrive che la vittima, 32 anni, stava transitando a bordo della sua auto tra la via Casilina e via della Primavera, a Roma, nella serata di lunedì 6 luglio. Sul marciapiede si trovava l’aggressore che, stando al racconto di A. e dei testimoni, era intento a lanciare sassi sulle auto. La vettura di A. è stata raggiunta da un sasso che ha sfondato il parabrezza e l’ha colpita ad un occhio.
La ragazza ha raccontato l’episodio alla redazione di Leggo che in un articolo pubblicato il 6 luglio ha riportato le sue dichiarazioni:
Ero quasi arrivata a casa, al volante della mia auto. Non mi sono resa contro di essere stata colpita da un sasso ma all’improvviso il mio viso è diventato come una maschera di sangue. Il dolore che ha preceduto l’emorragia è stato lanciante. Ricordo solo di aver visto qualche istante prima la sagoma di una persona sul marciapiedi che inveiva verso le vetture che stavano transitando in strada. Non ho capito perché, cosa fosse davvero accaduto.
Ad un certo punto ho pensato di morire. E non è possibile che accada, senza motivo. Mi sono salvata perché ho avuto la lucidità di fermarmi e mettere i segnalatori di posizione. È stato provvidenziale il passaggio di un’ambulanza con a bordo un medico, che si è fermato per i primi soccorsi. Spero che chi mi ha ferita rimanga in carcere, può fare male anche ad altre persone.
La sassaiola, come scrive anche Corriere della Città, ha colpito altre 5 vetture fino all’arrivo dei Carabinieri. I militari hanno arrestato B.C., 42 anni, di nazionalità indiana e senza permesso di soggiorno. Durante l’arresto l’aggressore ha anche opposto resistenza ai militari. Durante la requisitoria il pubblico ministero ha chiesto la custodia cautelare in carcere, approvata dal giudice. Corriere della Città aggiunge che l’uomo si era già reso responsabile di episodi analoghi.
La donna ha accusato anche una grave frattura maxillofacciale.
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