Categorie: Precisazioni

PRECISAZIONI Scoperto allevatore che maltrattava gli animali Anche cani malnutriti, sanzionato nel Cosentino – bufale.net

Ci avete segnalato questa notizia firmata QuotidianoDelSud e pubblicata il 30 Agosto 2016:

SANGINETO (CS) – Un allevatore di Sangineto è stato sanzionato dal Corpo forestale dello Stato dopo un controllo nella sua azienda dal quale sarebbero emerse irregolarità documentali, detenzione di ovicaprini in modo irregolare e fatiscenza delle strutture.

Nel corso dei controlli, eseguiti da personale del Nucleo investigativo di Cosenza e del Comando di Cetraro congiuntamente al Servizio veterinario Area C dell’Asp di Cosenza, sono anche stati sottratti dalla presunta custodia dell’allevatore sei cani di piccola taglia, due adulti genitori, una giovane esemplare di 10 mesi e 3 cuccioli di 3 mesi. Per due cani sono state imposte prescrizioni per migliorare le condizioni di detenzione. La misura si è resa necessaria per le condizioni sanitarie degli animali riscontrate dal personale intervenuto.

L’allevatore è il padre di due dei ragazzi denunciati a Sangineto per avere torturato un cane e averlo ucciso a bastonate dopo averlo impiccato, filmando le scene con il telefonino.

Il sindaco di Sangineto ha emesso una richiesta di cattura urgente e gli animali, definiti dalla Forestale «visivamente deperiti e infestati da pulci e zecche» sono stati trasportati nel canile sanitario “Le Quattro Zampe” di Paola dove hanno già ricevuto le prime cure e le visite del responsabile medico veterinario. Trascorso il periodo stabilito nel canile sanitario, dopo aver effettuato tutte le profilassi vaccinali sarà possibile adottare i cani.

L’articolo viene condiviso dalla pagina L’Urlo di Angelo il 30 Agosto 2016, scatenando commenti pieni di passione: William commenta: “Calabresi che merda”, Stefanie che, elegantemente, esclama: “Siete un popolo un paese di bastardi schifosi!!!!! Noi dal nord verremo da voi… con calma…senza pubblicità… ed uno ad uno la pagherete!!!!”

Ancora, L’Urlo di Angelo condivide, sempre il 30 Agosto 2016, un video YouTube del Corpo Forestale dello Stato e aggiunge una didascalia:

BLIZ GUARDIA FORESTALE NELL’ABITAZIONE DEI DUE FRATELLI ASSASSINI DI ANGELO.DOPO NUMEROSE SEGNALAZIONI PER MALTRATTAMENTO DI ANIMALI.

Notiamo già una discordanza: nel servizio video non fanno alcun accenno alla parentela dell’allevatore con i Bonanata. Chi sono i Bonanata e cos’è accaduto in precedenza a Sangineto? I fratelli Bonanata, assieme ad altri due amici, avevano seviziato fino alla morte un cane, poi ribattezzato Angelo dalla comunità, nel mese di Giugno proprio a Sangineto (CS). Il dolore per la povera creatura indifesa, caduta sotto la mercé di quattro sadici, ha mobilitato diverse associazioni che hanno deciso di costituirsi parte civile.

Quanto affermato dalla pagina Facebook L’Urlo di Angelo e dall’articolo di QuotidianoDelSud circa la parentela tra l’allevatore e i Bonanata potrebbe non essere esatto. Continuando, la stessa pagina ha condiviso un articolo in un post del 31 Agosto 2016, commentando Qualis pater talis filius (tale padre, tale figlio). C’è un però. L’articolo proviene dalla testata QuiCosenza.it. Anche in questo caso non vi è alcun riferimento alla parentela tra l’allevatore e i Bonanata. Essi fanno riferimento sì al fatto increscioso accaduto nel mese di Giugno a danni del cane Angelo, ma non parlano di parentela.

Ancora, sul sito del Corpo Forestale troviamo un comunicato datato 30 Agosto 2016. Non è indicata l’identità dell’allevatore.

Abbiamo contattato la Redazione di QuiCosenza.it e ad essi non risulta che l’allevatore sia legato ai Bonanata da un grado di parentela. C’è di più: la Redazione di QuiCosenza ci ha inoltrato l’e-mail del comunicato ricevuto  dal Corpo Forestale, il documento originale dell’ufficio stampa. Nel suo contenuto non compare alcun riferimento alla parentela tra gli assassini Bonanata e l’allevatore. Ultima precisazione, ma non meno importante: abbiamo contattato telefonicamente il Corpo Forestale, nella persona che per prima ha emesso il Comunicato circa le operazioni di controllo sull’azienda zootecnica di Sangineto. Non ci hanno dato conferma sull’identità dell’allevatore incriminato.

È dunque vera la notizia dei controlli effettuati dal Corpo Forestale in un’azienda zootecnica di Sangineto; è altrettanto vero il provvedimento di sequestro degli animali e del loro trasferimento al canile La Quattro Zampe di Paola (CS).

Non può essere confermato – lo ribadiamo – che l’allevatore sia il padre dei fratelli Bonanata.

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