Può un paese democratico considerare contro la legge la divulgazione di informazioni false? La Francia lo scoprirà a breve. Il programma del presidente Emmanuel Macron prevede un affronto diretto alle false informazioni che circolano durante le campagne elettorali.
Le critiche a questa nuova proposta arrivano dai difensori dei media, dagli esperti di tecnologia e dall’emittente RT sostenuta dal Cremlino. Dicono che la legge sa di autoritarismo, sarebbe impossibile da far rispettare e sono sicuri che sarà qualcosa che gli si ritorcerà contro. Tutto questo perchè? Perchè a molti la posizione di Macron sembra solo l’inizio di una “soppressione della libertà di espressione”– stando alle parole di Xenia Fedorova, direttrice del canale in lingua francese appena lanciato da RT che la ritiene anche una “cosa molto pericolosa”.
Giovedì una rapporto del Congresso degli Stati Uniti ha elencato nel dettaglio gli apparenti sforzi russi per indebolire la politica in 19 paesi europei dal 2016, usando attacchi informatici, disinformazione, operazioni su social media clandestini, finanziamenti a gruppi politici marginali e, in casi estremi, tentativi di assassinio. La stessa campagna di Macron, lo scorso anno, ha subito un grosso attacco da parte degli hacker, anche se in secondo momento il governo ha dichiarato di non aver trovato prove del coinvolgimento russo.
Mentre gli stati democratici di solito fanno affidamento sulle leggi sulla diffamazione per combattere le false notizie, Macron vuole di più. Durante il discorso per l’Anno Nuovo ha dichiarato di star preparando un nuovo “arsenale legale“. Si fa riferimento ad un obbligo per i siti di notizie di rendere pubblico chi li possiede e chi li finanzia. Da ciò si potrebbe venire a conoscenza di interventi mirati ad influenzare le elezioni e si potrebbero bloccare quei siti accusati di destabilizzare le votazioni, soprattutto se si trattasse di siti acquisiti e finanziati da potenze straniere.
Il riferimento andrebbe tutto anche a RT e Sputnik visti da Macron come “organi” di influenza russa, motivo per il quale, come afferma la Fedorova, i suoi giornalisti sono sempre esclusi dall’Eliseo.
Tradotto e adattato da Snopes
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