Alcuni utenti ci chiedono di verificare alcune immagini riportanti tweet e commenti riguardo alla strage “Canale di Sicilia“, dove son morte oltre 700 persone e si teme un numero vicino alle 900 vittime. A volte è difficile reperire i tweet o i messaggi pubblici riportati online, soprattutto in discussioni molto animate e dall’elevata partecipazione, molto di più se questi interventi vengono cancellati dagli stessi autori.
Prima di procedere, invitiamo ai nostri lettori e utenti di non aggravare ulteriormente la situazione che è andata a crearsi, di non insultare o attaccare queste persone ulteriormente. L’insulto e l’odio non portano da nessuna parte, se non in alcuni casi in tribunale.
Il primo è quello di “Eleonora Bragagnolo“, forse la più citata negli ultimi giorni da numerosi siti web, tra cui l’Huffingtonpost.it e Il Messaggero. Il tweet, pubblicato domenica 19 aprile 2015 alle ore 9:37 del mattino, è una risposta a quello de Il Fatto Live:
Il tweet, al momento, non è stato rimosso dall’autrice. Numerosi sono i tweet di risposta nei suoi confronti, alcuni dei quali molto duri. Anche il suo account Facebook è stato preso di mira:
Il secondo tweet che ha alzato i toni della discussione è quello pubblicato da “Daniele Cangini” in risposta a Il Giornale. Attualmente non è più presente il tweet, evidentemente cancellato dal suo autore, ma alcuni tweet sono ancora presenti online, così come gli screenshot del messaggio che ha creato scalpore e riportato anche da L’Espresso:
@ilgiornale Buon Appetito a tutti i pesci che si cibano di chi toglie il cibo a noi italiani………
Attualmente l’account Twitter di “Daniele Cangini” è stato modificato, a partire dalla foto del profilo a quella della “testata”. Restano tutt’ora i tweet successivi a quello sopra riportato (tweet1. tweet2. tweet3), tra i quali:
A parte invitare gli utenti a leggere la guida utile sui “35 euro al giorno agli immigrati“, di cui probabilmente il signor “Daniele Cangini” non è a conoscenza del sistema, in seguito a numerosi tweet ricevuti e scambiati con altri utenti lo stesso autore del tweet ne pubblica uno con le sue scuse, il 21 aprile 2015 alle 8:18, con il seguente testo:
Mi scuso per il contenuto del mio Tweet di domenica mattina. Esprimo cordoglio e dispiacere per l’accaduto.
In un altro, successivo, riporta che la sua sarebbe stata una provocazione:
@LuanaD92 Con solo 140 caratteri non è facile capire che la mia era una provocazione, magari ho sbagliato il modo.
Ad aggiungersi alla lista dei commenti diffusi online, una raccolta di essi è stata fatta dall’account Facebook di “Chiara Spano” attraverso la seguente immagine:
Riportiamo di seguito alcuni dei commenti presenti nell’immagine:
Fabrizio: “700, 7000, 70000 affondati evvai”
Moreno: “il peccato è che ci sono dei superstiti”
Giorgio: “Sempre troppo pochi….”
Sono circolati numerosi commenti, tweet e condivisioni Facebook contenenti frasi e pensieri simili, di cui non basterebbe un articolo per riportarli tutti.
Come abbiamo suggerito a inizio articolo, suggeriamo ai nostri lettori e utenti di non aggravare ulteriormente la situazione che è andata a crearsi, di non insultare o attaccare queste persone ulteriormente. L’insulto e l’odio non portano da nessuna parte, se non in alcuni casi in tribunale.
Attualmente sono stati arrestati 2 scafisti, accusati della strage.
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