E così ci siete ricascati, avete scritto “fatto” sotto un post che vi prometteva il dono di una “bici fantastica di Decathlon”. Siete lì ad aspettare, ma non succederà niente.
Probabilmente, anzi sicuramente, vi sarà stato proposto di condividere la pagina sulla quale avete visto l’annuncio a diversi gruppi su Facebook. L’avrete fatto, ma ancora una volta non otterrete niente. Perché siete cascati in un caso di Phishing.
Innanzitutto siete su una pagina senza spunte blu. La pagina ufficiale di Decathlon è questa, riconoscibile dall’apposito segno di spunta e con un messaggio in cima che vi invita a diffidare dalle imitazioni.
Una delle pagine che ci avete segnalato come carica di “offerte” esagerate, ad esempio, si presenta così.
Niente spunte blu, la solita narrazione già vista in casi simili del “prodotto leggermente rovinato che non può essere venduto” e quindi sarà regalato. Le “offerte esagerate” dunque di cui il brand ufficiale parla.
Ricordate: se un prodotto è troppo conveniente, se viene regalato e non venduto è spesso perché il vero prodotto siete voi.
E infatti spesso queste pagine ricorrono all’artificio di rendervi loro sponsor stimolandovi a condividere il link ad amici, parenti e gruppi social di cui fate parte, popolarizzando e viralizzando quindi i post.
Si tratta dicevamo di un caso di Phishing. Reso peraltro palese osservando il menù “trasparenza” della pagina, che vi mostra in questo caso una sorpresa.
La pagina ha cambiato nome in passato, e non è detto che non lo farà in futuro, come sovente accade a pagine simile.
È un genere di “ingegneria sociale” noto da tempi precedenti a Internet. Qualcuno si finge un soggetto di cui vi fidate per carpire la vostra fiducia promettendo a suo nome beni, prestazioni e utilità.
Un esempio di Phishing è l’uomo vestito da Carabiniere che chiede ad un anziano di entrare in casa carpendone la sua fiducia, Totò che cerca di vendere la Fontana di Trevi al turista Decio Cavallo o la pagina.
In questo caso Decathlon è a conoscenza di simili casi non solo in Italia, ma anche all’estero.
E invita ormai da oltre un anno a non interagire coi commenti: ogni dato che fornite non entrerà in possesso della compagnia, ma di soggetti terzi.
E non solo questo accade sui social, ma anche email ed SMS sono facili da “ritoccare” in modo da renderli verosimili.
Il consiglio è evitare di interagire, valutando il ricorso alle autorità e bloccare utenze e numeri di carta di credito incautamente “regalati” a sconosciuti.
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