NESSUNA FONTE Donna scoperta viva nella bara durante i suoi funerali

Nel 1915, una donna di nome Essie Dunbar sarebbe stata dichiarata morta dopo aver avuto un attacco. La leggenda narra che però fu poi scoperta viva.

La donna di 30 anni fu parzialmente sepolta durante il servizio funebre, per poi accorgersi che era viva, nella bara.

Questa è una delle paure storicamente più pervasive dell’umanità, essere sepolti vivi o svegliarsi sottoterra perché ritenuti morti. Sebbene rari, tali eventi si sono già verificati. Sono addirittura la base di un libro di Jan Bondeson, intitolato Buried Alive: The Terrifying History of Our Most Primal Fear.

Il libro

Questo libro, pubblicato nel 2001, è la fonte principale di questa storia virale, online. La donna di nome Essie Dunbar, secondo la narrazione fu dichiarata morta in seguito ad un attacco di epilessia. Era stata parzialmente sepolta ma poi esumata per permettere alla sorella, in ritardo, di vederla un’ultima volta. Quando la bara fu aperta, Essie Dunbar fu trovata viva e vegeta:

Fu il dottor D. K. Briggs di Blackville, nel Sud Carolina, a dichiararla morta.

Il cadavere fu messo in una bara di legno e il funerale venne organizzato per le undici del mattino seguente, per dare la possibilità alla sorella di Essie, che viveva in una città vicina, di partecipare. Sebbene la cerimonia fosse lunga, con tre predicatori che si alternavano, la sorella non era ancora arrivata quando la bara di Essie fu calata nella sua tomba.

Quando la sorella arrivò, i funzionari acconsentirono a riaprire la bara in modo che potesse vedere Essie un’ultima volta. Ma quando le viti furono rimosse e il coperchio della bara si aprì, Essie si mise a sedere nella sua bara e sorrise alla sorella.

I tre predicatori caddero nella tomba per la paura, e uno di loro si ruppe tre costole. Le altre persone credettero che fosse un fantasma e fuggirono urlando. Per molti anni, Essie Dunbar fu vista con sospetto nel vicinato; i pettegolezzi dicevano che lei fosse uno zombi tornato dalla morte.

Purtroppo nessun resoconto di prima mano, pubblicato all’epoca, conferma questa storia. Le prove principali furono pubblicate decenni dopo. Anche Bondeson, l’autore di Buried Alive, afferma come non sia affatto improbabile che la storia sia stata in qualche modo enfatizzata. E comunque si parlò di questa “resurrezione” dopo la sua seconda e ultima morte nel 1955.

Ma in effetti, Essie Dunbar morì in realtà il 22 maggio 1962. L’articolo di giornale del 1955 riferito da Bondeson referenziato (pubblicato su Augusta Chronicle il 25 agosto 1955) fu in realtà scritto quando morì il medico che aveva dichiarato erroneamente la Dunbar morta nel 1915.

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