Il Primo dell’anno è un giorno di cambiamenti, novità, speranze: e, forse, stop della vendita ai Cotton Fioc.
Strumenti amati da tutti: per l’igiene, per gli hobbisti, ubiqui in ogni bagno, cassetto e tavolo del fai-da-te per raggiungere gli angoli più scomodi, incollare trasferelli ad acqua, nettare le orecchie e raggiungere gli anfratti.
E, da oggi, vietati.
Come i più vecchi tra voi ricorderanno, l’episodio tipico dei cartoni animati di Asterix ed Obelix, cominciava con una versione parodistica del De Bello Gallico in cui la voce narrante di Giulio Cesare recitava un incipit un po’ diverso della sua opera autobiografica
Nel 50 avanti Cristo tutta la Gallia è occupata dai Romani… Tutta? No! Un villaggio dell’Armorica, abitato da irriducibili Galli resiste ancora e sempre all’invasore.
Gli irriducibili galli in questo caso sono i cotton fioc composti in materiale esclusivamente biodegradabile, messi al bando con un anno di anticipo rispetto a quanto indicato dall’Unione Europea sotto l’egida di una serie di provvedimenti messi in cantiere dall’Italia già con le amministrazioni precedenti.
Ricorderete giusto l’anno prossimo tutta la discussione sui sacchetti biodegradabili, accusati di essere una semplice “stangata sulla spesa” e araldo di una serie di provvedimenti, tutt’ora in cantiere, per ridurre il numero di oggetti di plastica disseminati nell’ambiente dopo l’utilizzo.
Oggi tocca ai cotton fioc, che diventeranno obbligatoriamente biodegradabili, coi prodotti di vecchio tipo che da oggi non possono più essere commercializzati.
Innanzitutto, se vi recate in negozi ligi alla legge, tutti i cotton fioc che troverete esposti dovrebbero essere quelli di nuovo tipo, biodegradabili.
Se avete ancora scatole di cotton fioc di materiale non riciclabile o dubbio, evitate di scaricarli nel water, cosa già ampiamente vietata, continuate ad usarli tranquillamente per la vostra igiene ed i vostri hobbies ma smaltiteli come indicato nelle istruzioni della raccolta differenziata.
Nel prossimo futuro altro materiale inquinante a cui eravamo abituati potrebbe sparire assieme a determinate abitudini: a Gennaio dovrebbe arrivare infatti, come negli articoli citati da bibliografia, un decreto per ridurre le plastiche inquinanti in mare, e si discute se consentire ai pescatori di riportare in porto le plastiche rimaste intrappolate nelle reti per lo smaltimento.
Seguiranno le altre forme più note di plastiche monouso: addio a piatti, bicchieri e cannucce di plastica non riciclabile, che nei prossimi due anni dovranno, per rientrare nell’alveo delle direttive europee cui dobbiamo l’addio ai sacchetti non biodegradabili ed ai cotton fioc “vecchio stile”, abbandonarci per essere sostituiti da omologhi in plastiche biodegradabili o altri materiali riciclabili (come derivati della carta)
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