Editoriale

Marmolada, crolla un seracco: cronaca di un disastro annunciato

Marmolada, cronaca di un disastro annunciato. Da ieri, il luogo di una tragedia legata al clima, anzi ai rapidissimi cambiamenti climatici che stiamo vivendo.

Un elevato costo in vite umane stridente rispetto alle urla del complottismo. Teoria del complotto che sovente si arrampica sugli specchi per inventare l’inesistenza dei rapidi cambiamenti climatici odierni.

Una tragedia atroce che arriva nel pieno dell’insorgenza del fenomeno del “negazionismo climatico”, con troll pronti a negare cambiamento climatico, pandemia e guerra in Ucraina trasformando tutto in piaggeria politica.

Marmolada, cronaca di un disastro annunciato

Ieri un seracco di ghiaccio, un pezzo di ghiacciaio si è distaccato dalla montagna, travolgendo con grande violenza due cordate di alpinisti.

Marmolada, cronaca di un disastro annunciato

I testimoni parlano di un boato, seguito dalla valanga. La probabile causa il cambiamento climatico dovuto a cause antropiche. Come ricorda il geologo Tozzi, siccità e scioglimento dei ghiacciai sono due facce dello stesso elemento.

Le temperature salgono, e già l’Università di Padova aveva previsto l’estinzione del ghiacciaio nei prossimi 15 anni dopo la perdita dell’80% del suo volume negli ultimi 70 anni, accelerata col passare del tempo.

Il ghiacciaio si scioglie, spesso in modo irregolare, con sacche d’acqua che lo frammentano facendone cadere pezzi ingenti.

Viene così distrutta una risorsa idrica, naturale ed annientato un ecosistema. Nel lungo periodo, con perdite di flora e fauna a livello di estinzione. Nel breve periodo con rischio di perdite umane. Come in questo caso.

Al momento parliamo di sei morti, venti dispersi e dieci feriti, col bilancio dei morti che si teme destinato a salire.

I soccorsi sono descritti come tragici: gli inquirenti hanno aperto un fascicolo di indagini relativo al disastro, e si parla di corpi smembrati e di una identificazione impossibile.

La situazione

Ora la montagna è presidiata. Con temperature minime di dieci gradi la teoria del cambiamento climatico irreversibile è sempre più verosimile.

Scenari un tempo fortemente sconsigliati come le escursioni in orario pomeridiano diventano ora una decisa impossibilità. Ai soccorsi si unisce il supporto psicologico per i sopravvissuti e i parenti di vittime e dispersi.

I cedimenti sulla Marmolada potranno proseguire, come su tutte le zone montane un tempo note per quei ghiacciai “perenni” che sembrano aver perso la loro immortalità.

Siamo dinanzi ad un pericoloso segnale di allarme dinanzi al quale il negazionismo non è più possibile.

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