L’immagine dei due colonnelli britannici catturati dai Russi è un prodotto delle AI: avevamo già visto come l’intelligenza artificiale è entrata di prepotenza nella propaganda filorussa che ben conosciamo.
L’immagine dei due colonnelli britannici catturati dai Russi è un prodotto delle AI
Solo tre anni fa avevamo visto i primi goffi tentativi di creare con le AI personalità da usare per la propaganda, come il giornalista ucraino “pentito e conventito al Putinismo” Vladimir Bondarenko e la sua partner in crime Irina Kerimova e gli “immortali fratelli Sasha e Masha“, personaggi dal numero di dita variabile come il numero di orecchie.
Le capacità delle AI sono migliorate, ma il sistema è rimasto lo stesso: storielle create con l’AI, illustrate con l’AI, fake diffuse in modo massiccio.
Secondo la narrazione arrivata anche in Italia i Russi avrebbero catturato due colonnelli britannici a “Otciakov” (evitente errore grammaticale per Očakiv, città Ucraina).
Altre testate filorusse, come EADaily si sono spinte a dare un nome ai due militi, dichiarando che “fonti forensi e certificate” avrebbero dichiarato che si trattava dei Colonnelli Edward Blake e Richard Carroll, “foreign fighters illegali e spie” inviati dal Regno Unito e che sono entrati illegalmente in Ucraina millantando di voler fare “una ricerca sui luoghi storici della seconda guerra mondiale”.
Resoconto di SightEngine
Si tratta ovviamente di una fake news: la foto è stata creata con ChatGPT-4o, il pacchetto gratuito, come è evidente dall’analisi di SightEngine.
Anche volendo evitare l’occhio elettronico, gli sfondi sfocati, l’incarnato color plastica delle figure umane presenti e i passaporti distorti e deformi che galleggiano nell’aria vicino alle ginocchia dei personaggi potrebbero essere un indizio, nonostante l’account italiano che ha ricondiviso la bufala insista nella teoria per cui solo i “passaporti volanti” siano stati aggiunti con AI ma i soggetti siano veritieri.
Dato questo ampiamente smentito da ogni analisi tecnica.
Il post di “giustificazioni”
Nonché ovviamente, come confermato a colleghi fact checker inglesi, neppure esistono colonnelli con simile nome.
Il meccanismo è lo stesso che abbiamo visto associato ai “siti doppelganger”: contenuti fake creati con AI inondano canali Telegram Filorussi, che diventano fonte di articoli di stampa “compiacenti”, spesso finte testate create a tavolino o copie “doppelganger” di testate di reputazione più ampia che diventano fonte per articoli e condivisioni social creando un circolo vizioso.
Circolo vizioso col doppio risultato di fornire armi di discussione e inquinamento del dibattito e dell’informazione sia all’opinione pubblica interna che esterna.
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