Bufala

Le tante bufale su Victoria’s Secret, Starbucks, Rolex, Chanel ed Hermes: chi chiude e chi no

Una catena estremamente antipatica sta girando sui social da alcuni giorni, con la solita retorica superficiale che coinvolge brand come Victoria’s Secret, Starbucks, Rolex, Chanel ed Hermes. Come se non bastassero i negazionisti Covid, in riferimento a quelli trattati di recente anche dal nostro team, troviamo un’accozzaglia di contenuti non verificati che dovrebbero indurre gli italiani a ringraziare per quello che hanno. Soprattutto se si ritrovano con un’azienda che non ha effettuato licenziamenti.

Insomma, un modo implicito per invitare tutti a non lamentarsi, qualora le proprie condizioni lavorative dovessero essere peggiorate in questi mesi, alla luce della crisi economica legata al Covid-19. In particolare, la catena ci dice quanto segue, elencando la situazione vissuta anche con grandi aziende che operano su scala mondiale. Tra queste, come accennato, Victoria’s Secret, Starbucks, Rolex, Chanel ed Hermes:

“Victoria’s Secret ha dichiarato bancarotta. Ha chiuso 1.200 negozi. Chanel, Hermès e Rolex hanno interrotto la produzione. Nike si sta preparando per la seconda fase dei licenziamenti. Il fondatore di AirBnb dice che a causa della pandemia 12 anni di sforzo sono stati distrutti in 6 settimane. Starbucks ha annunciato la chiusura permanente di 400 negozi”.

La verità su Victoria’s Secret, Starbucks, Rolex, Chanel ed Hermes

Insomma, uno di quei post per certi versi populisti, per altri semplicemente superficiale. Il motivo? Approfondendo i singoli casi, si scopre che la crisi di Victoria’s Secret sia autentica, ma se parte della catena di distribuzione chiude, le fondamenta di questa crisi sono antecedenti all’emergenza Coronavirus. Basti pensare al fatto che alcune avvisaglie c’erano già nel 2018. Scelte strategiche evidentemente infelici, ma che al contempo non devono essere legate al Covid-19.

Starbucks non chiude, ma è solo in una fase riorganizzativa e breve ci saranno novità. Ancora, Chanel ed Hermes hanno lasciato invariata la propria mole produttiva, mentre Rolex l’ha bloccata solo per far salire il prezzo di mercato dei prodotti che risultano già disponibili sul mercato. Con gli ultimi brand menzionati, a parte il caso di Victoria’s Secret che va analizzato separatamente, non c’è alcuna chiusura programmata.

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