Parliamo del solito bufalaro di professione. Una delle sue opere più recenti? Un video in cui afferma di essere stato pagato da un partito di sinistra di cui già avevamo parlato. Tutto quello che viene dichiarato in questo video è falso. Le persone, però, continuano ancora a condividerlo e a diffondere il contenuto – anche dubitando della sua veridicità in alcuni casi – ma facendolo diventare virale. Vediamo come nasce la bufala sardine e tutto quello che consegue alla pubblicazione e alla diffusione di un video del genere.
Come lui stesso si definisce, altri non è che un “bufalaro per hobby e professione”. Già artefice della creazione di altre fake news, questo ragazzo in precedenza si è finto molte persone diverse. Da un medico sulla Sea Watch a un giudice di Sanremo costretto a votare per Mahmood, quest’uomo è addirittura arrivato a spacciarsi per Nadia Toffa. Stavolta la vittima designata è il movimento delle Sardine. Chi impersona questa volta l’interprete? Uno degli organizzatori, “pagato per organizzare la manifestazione”. Nonostante questo personaggio sia ormai noto nel mondo del web e tutte le testate principali si siano occupate di parlare delle varie bufale che ha diffuso ci sono comunque persone che, a una settimana dalla pubblicazione del video bufala sardine, continuano a condividere il contenuto e commentarlo facendo sì che vada virale.
Anche Enrico Mentana ha inserito l’autore dei tanti video tra gli avvelenatori di pozzi, ma ancora non basta. Ancora ci sono ben 22mila persone disposte a ricondividere un suo video senza assicurarsi minimamente che il contenuto corrisponda al vero. Classificare questa come una fake news è molto semplice: bastano trenta secondi e, digitando le parole chiave, non c’è traccia che possa provare la veridicità di quanto detto. A coloro che vogliono a tutti i costi andare contro le Sardine non importa nulla, però: tutto ciò che gli interessa fare è insultare, minacciare, addirittura maledire i giovani scesi in piazza. L’odio si diffonde: l’autore la definisce un’opera di satira ma, alla fine dei conti, si tratta solo di un contributo alla diffusione di clamorose fake news. Vediamo di seguito cosa scrivono alcune delle persone che condividono il video prendendolo per vero. Pubblicato una settimana fa, in questo momento il video continua ad essere condiviso – come si evince dagli screen – e le visualizzazioni sono arrivate a sfiorare il milione.
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