Si è verificato questa mattina intorno alle 12 un incidente aereo sul monte Legnone, nei territori di Delebio, Piantedo e Colico – provincia di Lecco – decollato dalla base di Leonardo a Venegono (Varese). A bordo c’erano due piloti, un italiano e un inglese, che sono riusciti a catapultarsi all’esterno del velivolo prima dello schianto. L’italiano è salvo, per il britannico si è invece consumata la tragedia.
Le prime notizie sull’incidente aereo sul monte Legnone sono riportate su quasi tutte le testate ufficiali, con il Corriere della Sera che ci aggiorna su tutti gli sviluppi. Gli abitanti delle province di Sondrio e Bergamo hanno percepito un boato al momento dell’esplosione. L’aereo, infatti, si sarebbe incendiato in volo per poi precipitare sulla cima del monte. Alcuni residenti hanno documentato il momento in cui si è innalzata una densa nube nera.
L’aereo, un Alenia Aermacchi T-346A dell’azienda Leonardo, ha lasciato la base di Venegono ed è comparso sui radar alle 11:16. Come specifica il Corriere, il T-346A – il più avanzato jet militare di addestramento – era in fase di pre-consegna e per questo stava effettuando un volo di collaudo prima della consegna alle forze militari. Per questo motivo il bimotore non apparteneva ancora all’Aeronautica militare.
Alle 11:40 e 30 secondo il T-346A è scomparso dal radar a seguito dello schianto. Subito si è attivata la macchina dei soccorsi, che ha individuato il pilota italiano (collaudatore di Leonardo) in fondo a un canalone e lo ha trasportato al Niguarda di Milano. L’altro pilota (istruttore di una società esterna), purtroppo, è stato trovato privo di vita.
Alle 14:59 Leonardo ha diramato un primo comunicato in cui si legge che l’azienda ha istituito “come da prassi” un’inchiesta interna per far luce sull’accaduto. “Le cause dell’incidente sono in fase di accertamento”, scrive L’azienda nella nota.
In un secondo comunicato pubblicato alle 17:16 l’azienda considera “prematuro formulare qualsiasi ipotesi sulle cause dell’incidente”. Oltre all’indagine interna istituita da Leonardo, è in corso una seconda indagine da parte dei pm. Soprattutto, si attende l’autorizzazione dei medici per un colloquio del magistrato di turno con il sopravvissuto.
Tra le ipotesi sulla morte del pilota istruttore britannico, le più battute sono quella del paracadute difettoso e quella della tempistica: l’istruttore potrebbe non aver fatto in tempo a mettersi in salvo a causa della scarsa distanza con il punto di impatto.
Le indagini per ricostruire le dinamiche dell’incidente aereo sul monte Legnone sono ancora in corso.
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