Ci segnalano i nostri contatti il ritorno della della fake news delle bombe di ossigeno e del povero Giovanni. Sostanzialmente, una collazione delle più note fake news dell’era pandemica raccolte intorno alla storia del “povero Giovanni”, immaginario soggetto catalizzatore del curioso apologo.
Si tratta di un immane walltext, “muro di testo” del quale questo è solo un estratto. Parleremo dei punti salienti: nella narrazione il “povero Giovanni” viene costretto in ospedale da medici energumeni che lo minacciano di morte e tentano di intubarlo per “bruciargli gli alveoli” con le “bombe di ossigeno”.
Giovanni scampa da morte certa grazie ad un rigurgito della sua prorompente fisicità e promette di salvare l’umana stirpe dalla minaccia grave dell'”ossigeno che brucia gli alveoli”.
Problema: “non bisogna essere un medico”, citando il testo, per capire che le premesse sono delle fake news.
La fake news delle “bombe di ossigeno” che bruciano i polmoni è una nostra vecchissima conoscenza. Prima ancora che fosse attribuita alla triste storia del povero Giovanni, i notutto erano convinti che fosse contenuta in una fantomatica “perizia del Tribunale di Bergamo”.
Perizia del Tribunale di Bergamo dove appare per la prima volta la bizzarra e antiscientifica teoria dell’ossigeno che “ossida e distrugge gli alveoli” in un documento che a. non poteva essere stato scritto con un linguaggio da post Facebook e depositato in tribunale e b. se fosse davvero esistito sarebbe costato al presunto perito una condanna penale per pubblicazione di atti di indagini sottoposti a segreto.
L’intubazione o l’uso di strumenti di ventilazione e ausilio alla respirazione comporta maggiori rischi per il personale sanitario che non per l’intubato: la “bomba di ossigeno che uccide” è una nota fake news.
La storia però va oltre: appare, come in tutte le leggende metropolitane, un’infermiera pronta a “sussurrare” al povero Giovanni che esiste un complotto dei medici per ammazzarlo, degli energumeni che lo costringono con la forza, e viene giustificata l’azione del “povero Giovanni” che si strappa il casco di dosso e lo lancia in giro.
Scena che ricorda questa le varie accuse lanciate al personale medico.
La storiella inventata delle “bombe di ossigeno” e del “Povero Giovanni” riesuma una fake news nota, legittimando accuse e un clima di ostilità contro i medici.
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