Il volo Vueling da Valencia è il caso della settimana. E un pasticciaccio brutto, che ha coinvolto governi e accuse grossissime. Si parla persino di antisemitismo, termine che purtroppo torna spesso in questi ambiti. Ma cosa sappiamo davvero?
Partiamo quindi dall’inizio.
“Cinquanta bambini ebrei francesi, di età compresa tra 10 e 15 anni, cantavano canzoni ebraiche. L’equipaggio di Vueling ha dichiarato che Israele è uno stato terrorista e ha costretto i bambini a scendere dall’aereo” dichiara il Ministro della Diaspora Chickli, spingendosi a dichiarare che il conducente del velivolo sarebbe stato un soggetto che “ha addestrato i terroristi dell’11/9”, trasformando l’ancora (vedremo perché) presunto episodio di antisemitismo in una spy story.
Il caso del volo Vueling da Valencia e le accuse di antisemitismo (immagine di repertorio)
Ma la risposta della compagnia descrive un altro scenario.
Lo scenario descritto dal comunicato della compagnia è riassumibile in “le solite ragazzate”: i giovani, diretti verso un campo estivo gestito dal Club Kineret, si sarebbero dedicati ad occupazioni come “aprire i giubbotti di salvataggio, pasticciare con le maschere ad ossigeno e rimuovere dagli alloggi le bombole di ossigeno”.
Estratto del comunicato Vueling
Richiamati, avrebbero disturbato più volte le dimostrazioni e i comunicati di sicurezza obbligatori, giustificando quindi la loro epulsione.
La Guardia Civile Spagnola conferma di essere stata chiamata a intervenire, arrestando un accompagnatore dei giovani che rifiutava di ottemperare, persona che è stata rilasciata. Altri passeggeri dicono di non essersi accorti di tutto l’evento.
Club Kineret paventa azioni legali, Vueling ha di fatto dichiarato che risponderà colpo su colpo.
A riscontro delle accuse verso il pilota, compare una foto in cui lo stesso avrebbe una bandiera Palestinese a bordo. Nel domandarsi come la bandiera Palestinese sia diventata, di suo, prova di antisemitismo, ci tocca far notare che “l’aereo con la bandiera Palestinese” era il numero EC-KLB , sempre di Vueling mentre il volo “incriminato” è il volo EC-MDZ, presente nello stesso giorno a Valencia ma in orari diversi.
Non si tratta dunque dello stesso volo: peraltro Iván Chirivella, il pilota accusato quindi di antisemitismo filopalestinese, aveva già in passato respinto ogni coinvolgimento nei fatti dell’11/9, dopo aver lui stesso offerto i fascicoli relativi ai suoi allievi all’FBI
Il confronto tra i due voli
Chirivella, istruttore di volo, nella sua carriera ha istruito infatti centinaia di allievi , tra cui i due piloti coinvolti negli attacchi kamikaze, che, ovviamente, non si erano qualificati come tali dando adito a sospetti, salvo dimostrare una certa vena misogina e poco conferente in un episodio descritto dallo stesso Chirivella in cui uno due, andato a ritirare documentazione senza delega per il compagno/amico/futuro collega kamikaze si è esibito in rumorose e inconferenti proteste perché “una donna non poteva dirgli come agire” e rimproverarlo per le sue mancanze.
Trovatosi coinvolto suo malgrado nell’indagine, Chirivella tornò così in Spagna e divenne pilota di linea: ma, ovviamente Chirivella non poteva essere fisicamente su due diversi aerei nella stessa giornata e quindi il volo KLB non poteva diventare MDZ, con quello che ne segue.
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