Approfondimento

Il bambino di Nevermind cita i Nirvana, tra immagine e pedofilia

Il bambino di Nevermind cita i Nirvana è la notizia del giorno per una serie di ragioni.

In primo luogo sapere che il bambino di Nevermind ora è un trentenne di nome Spencer Elden farà sentire molti di voi insolitamente anziani.

In secondo luogo sapere che il bambino di Nevermind cita i Nirvana in una lunga causa che tocca anche la pedopornografia ma non si ferma a questo è quel genere di notizia che va data nel modo più completo possibile.

Il bambino di Nevermind cita i Nirvana, la storia

La cover di Nirvana è l’opera di Robert Fisher, attualmente content creator per il Flying Fish Studio.

Nel 1991 fu contattato da Kurt Kobain in persona per dare una cover a Nevermind. Scartato l’iniziale concept di una “nascita acquatica” si passò al soggetto.

La “Nascita acquatica” era stato ritenuto un soggetto troppo anonimo: si passò così ad un bambino acquatico pescato da un minaccioso amo.

Alcuni bozzetti prevedevano una bistecca appesa all’amo ed un adesivo sui genitali dell’infante con la scritta “Se ti senti offeso, allora sei un pedofilo inconsapevole”: ma il bozzetto finale arrivò ad una banconota. In modo da esprimere la dipendenza dell’americano medio dal denaro.

Avuto il bozzetto, Fisher e Kobain cercarono un fotografo: Kirk Weddle.

E qui cominciano i guai.

La scelta del bambino di Nevermind

Ricordiamo che il 1991 era un tempo lontano dall’esistenza delle moderne normative sulla privacy e dove il concetto di proprietà intellettuale non era custodito gelosamente come adesso.

Kurt Kobain pensò che sarebbe bastato “farsi prestare” un neonato, lasciare a Weedle la realizzazione tecnica della foto e a Fisher la post-produzione (cosa che in un’era precedente Photoshop prevedeva camere oscure e taglierini).

E all’epoca sarebbe bastato.

I genitori di Spencer Elden ricevettero 200$ dell’epoca, Spencer ottenne anni dopo altri 200$ per rievocare lo scatto in una foto (questa volta vestito) e tutti andarono per la loro strada.

La citazione

Riferisce Variety, testata musicale che ha avuto accesso agli atti, che Spencer Elden ha deciso di citare per danni  i Nirvana.

La causa infatti, perdonateci il gioco di parole involontario, non tocca tanto la questione penale, ma civile: secondo il legale di Spencer Elden, i Nirvana hanno coscientemente creato un’immagine a sfondo pedopornografico che associa Spencer Elden alla mercificazione ed al sesso allo scopo di avere una copertina shock parte del successo miliardario dell’albo.

E a fronte dei soldi guadagnati, Elden questa volta vuole almeno $150.000 da ognuno dei convenuti: Dave Grohl, Krist Novoselic, Courtney Love in quanto erede e amministratrice della proprietà Cobain, Guy Oseary ed Heather Parry (amministratori della proprietà Cobain), Weddle e Fisher e le compagnie musicali che hanno rilasciato e/o diffuso l’albo in qualsiasi forma. Sia quelle sciolte che quelle ancora esistenti, nella persona dei loro rappresentanti legali.

In linea generale, dal punto di vista penale, la foto non appare pornografica: ma dal punto di vista civilistico asserisce Spencer Elden la foto continua a provocargli un danno tangibile, è stata pagata in modo poco proporzionato rispetto al grande successo dell’albo (dovuto anche alla sua immagine) e, sostanzialmente, si sente tagliato fuori da una storia enorme e dal profitto nonostante i tentativi di ottenere remunerazione.

Tentativi che hanno compreso un tentativo di citazione alla Geffen Record fallito.

Tentativo che ha lasciato in Elden una enorme insoddisfazione, una “privazione dei suoi diritti” basata sul rivedere la sua immagine ovunque senza poter partecipare ai profitti o percepire una sua partecipazione al processo decisionale.

Elden asserisce infatti che ai suoi genitori è stato semplicemente chiesto di “Far posare il figlio per degli scatti”, senza che nessuno potesse prevedere il successo planetario dell’immagine.

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