Ancora una volta i bambini vengono presi come perfetti acchiappa-visualizzazioni da utenti senza scrupoli. I più sfortunati infatti attirano sempre la pietà degli utenti, meglio se si tratta di bambini, che attirano ancora di più.
Così è ancora su Facebook la foto del bambino con il cartello, che dichiara di essere malato di cancro e chiede solo un augurio per aiutarlo nella battaglia.
«Sto sconfiggendo il cancro! me lo fate un augurio? Grazie», recita il finto cartello. Sembrerebbe qualcosa di innocente, ma non si dovrebbero usare foto di bambini per ottenere visualizzazioni, anche se inconsapevolmente.
Il post della foto recita: «Ciao! mi chiamo SIMONE e vorrei che la brutta malattia sia solo un brutto ricordo! Me lo fate un augurio? Basta anche un piccolo CIAO! Grazie a chi lo farà e condividerà!».
Seduto su un letto di ospedale, con la testa rasata, il bimbo attrae subito simpatia e pietà, ma non si tratta né di Simone, e nemmeno di un bambino con quella richiesta.
In realtà si tratta di Pedro Ângelo Dabral Caruzzi, purtroppo deceduto per leucemia 3 anni fa, che reggeva un cartello con su scritto “vamos”.
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