Truffe

“Gentile cliente”, forse sarebbe meglio non mandare il tuo codice PIN via SMS a sconosciuti

Ci segnalano i nostri contatti la ricezione di un SMS che richiede di mandare il codice PIN via SMS a Nexi o altri operatori unitamente ad altri dati personali per riattivare i servizi della carta e dell’homebanking.

“Gentile cliente”, forse sarebbe meglio non mandare il tuo codice PIN via SMS a sconosciuti

Una regola generale è la seguente: nessuna banca vi chiederà via SMS di fornirvi i dati che dovrebbe già avere. Ma mai nella vita.

In caso di dubbi bisognerà contattare la propria filiale, ma mai elargire i propri dati al primo sconosciuto di passaggio. Tale leggerezza si sconta sovente in modo molto, molto amaro.

“Gentile cliente”, forse sarebbe meglio non mandare il tuo codice PIN via SMS a sconosciuti

Può capitare che vi arrivino messaggi che sembrano provenire dalla banca. Si chiamano “Vishing”, ovvero “VoIP phishing”, phishing a mezzo del VoIP (telefonate via servizi onine) o SMShing (phishing a mezzo SMS).

Come nel Phishing che tutti conosciamo qualcuno si finge un impiegato della banca, ma a differenza del phishing cui siamo abituati si stimola l’utente finale a contattare un numero di telefono dove qualcuno risponderà per annotarsi diligemente tutti i vostri dati, o vi indicherà il solito sito truffa per conferire PIN, codici fiscali, conti corrente e dati bancari.

Ovviamente in poco tempo vi ritroverete bloccati dai vostri servizi di home banking, con PIN e password cambiati dallo sconosciuto e alleggeriti di diverse centinaia di euro in pochi minuti.

Ricordate: nessuna banca vi contatterà mai senza indicare il numero di filiale e l’operatore, specialmente per chiedervi dati che già ha (la vostra anagrafica, conti corrente, numero di carta) oppure non può avere se non in forma offuscata e criptata (password e pin personali) e tutte le banche gradiscono, in caso di dubbio, una telefonata.

Se ci siete caduti?

Non vi resta che la strada di una denuncia in Postale seguita al contatto con la banca per ripristinare l’operatività del conto e cercare di bloccare le operazioni sospette.

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