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“Finocchiona è un insulto”, il Consorzio scrive a Mark Zuckerberg

“Finocchiona è un insulto”, così l’algoritmo di Meta fa esplodere il Finocchiona-gate, ovvero la censura di un post in cui si parlava del popolare salume toscano.

È quanto accaduto ad Interiora Design, che il 23 gennaio su Facebook ha denunciato l’intervento dell’algoritmo di Facebook contro un post pubblicato per sponsorizzare, appunto, il prodotto locale. La vicenda è stata ripresa da tutti i quotidiani nazionali e locali, fino all’ultimo intervento del Consorzio della Finocchiona IGP in cui Mark Zuckerberg viene invitato per assaggiare il salume della discordia.

“Finocchiona è un insulto”, cosa dice l’algoritmo

Nello screenshot del messaggio ricevuto da Meta, leggiamo:

La tua inserzione sembra insultare o prendere di mira gruppi specifici di categorie protette, pertanto non rispetta i nostri Standard della Community. Consulta i nostri Standard della Community i materia di incitamento all’odio. Rimuovi eventuali contenuti offensivi dalle creatività della tua inserzione. Richiedi un controllo se credi che la tua inserzione sia stata rifiutata per errore. Se ritieni che la tua inserzione rispetti le nostre normative pubblicitarie, puoi richiedere una seconda analisi da parte del nostro team.

Il caso è stato ripreso dalla stampa nazionale. Repubblica riporta che Laboratiorio Com, agenzia che lavora per Interiora Design, ha chiesto al team di Facebook di rivalutare la segnalazione ma tuttavia si è trovata costretta a riformulare l’intera inserzione. Ancora, Interiora Design ha aggiunto: “L’offesa sta nel non riconoscere questa prelibatezza”.

Il Consorzio Finocchiona IGP invita Mark Zuckerberg

Il 3 febbraio sul sito ufficiale del Consorzio Finocchiona IGP è comparso un comunicato stampa rivolto direttamente a Mark Zuckerberg. Leggiamo il documento:

La Finocchiona IGP, eccellenza toscana dalla lunga tradizione, ha origine dall’ingegno e dalla conoscenza del territorio da parte dei contadini del medioevo, quando il pepe, spezia rara e costosa, venne sostituito con un altro ingrediente, naturalmente offerto dalle verdi colline del territorio: i fiori e i semi di finocchio, elemento che conferiscono alla Finocchiona quel profumo inconfondibile che conquista tutti.

Quindi:

Per cui, caro Mark Zuckerberg, ti aspettiamo in Toscana per “condividere” un piatto di Finocchiona IGP: il nostro unico e caratteristico salume!

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