DISINFORMAZIONE Lenticchie e carne a confronto – Bufale.net

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CALCIO, POTASSIO, MAGNESIO E FERRO

Sempre tenendo in considerazione il quantitativo in una porzione (100 g), le lenticchie sembrano vincere sulla carne. Se non fosse per alcuni dettagli. Dobbiamo considerare che le lenticchie hanno al loro interno l’acido fitico, un composto che rende insolubili questi composti e pertanto non li rende più biodisponibili per l’organismo. Cuocendo si riducono in numero le molecole di questo composto, però rimangono le fibre del legume e queste rendono difficile l’assorbimento di queste componenti, pertanto la quantità di questi che effettivamente vengono assimilati viene a ridursi.
E’ inoltre da sottolineare come, però, vi siano dei componenti che sono carenti nelle lenticchie e che invece sono abbondanti nella carne, come lo Zinco. In un periodo in cui le persone stanno attente ai composti ossidanti, una carenza di Zinco è forse una cosa che andrebbe evitata, poiché è componente dell’enzima Superossido dismutasi che favorisce l’eliminazione dei radicali liberi all’interno delle cellule, importanti anche per rallentare il processo di invecchiamento cellulare (per via anche dell’accumulo di questi radicali). Senza contare, e questo vale per i maschi che vorrebbero avere dei figli, che una carenza di Zinco riduce anche il quantitativo di spermatozoi rilasciati durante l’eiaculazione.
Anche il Selenio è utile alla lotta contro i radicali liberi ed una sua carenza può portare alla Malattia di Keshan, una cardiomiopatia piuttosto rara oggidì.

VITAMINA A, VITAMINA C E FIBRE

Passiamo ora agli ultimi tre dell’elenco riportato nell’immagine. Le fibre possiamo anche ignorarle, in quanto negli animali sono assenti (le fibre alimentari sono composti polisaccaridici non amidacei che costituiscono le componenti rigide delle cellule vegetali, tra cui le pareti cellulari).
Concentriamoci dunque sulle vitamine, per le quali effettivamente una bistecca di manzo cotta ne è priva, ovvero la A e la C. Riguardo l’ultima, la Vitamina C o Acido ascorbico, è fondamentale per l’organismo umano non solo per le sue proprietà che contrastano i radicali liberi idrosolubili, ma anche per la via di sintesi del collageno e prevenzione dello scorbuto. Purtroppo gli animali e l’uomo devono per forza ricavarli dagli organismi vegetali.
Riguardo alla vitamina A, o Retinolo, nelle carni non ne troviamo in quantità considerabili, ma non ne troviamo nemmeno molta nelle lenticchie: nell’immagine viene riportato come quantitativo 31 mg (milligrammi),  ma questo dato è fuorviante, in quanto il quantitativo presente non è tale da usare i milligrammi, ma si misura in Unità internazionale (IU), che per la vitamina A varia a seconda in che forma la possiamo trovare: UI è l’equivalente biologico di 0.3 μg (microgrammi) di retinolo o di 0.6 μg di β-carotene o di 1.2 μg di altri carotenoidi. Pertanto, quei quantitativi segnati non sono nemmeno milligrammi, ma come si evince nella tabella comparativa sono 39 UI, circa 11.7 microgrammi di retinolo, che scendono a 2.4 se cotte. E considerando che, stando a questa tabella, il fabbisogno giornaliero di Vitamina A si aggira intorno ai 900 microgrammi (per gli individui dai 19 ai 70 anni), possiamo anche dire che, in ogni caso, sono un pò pochi, anche volendo consumare 400 g a pasto di lenticchie.
Inoltre sono carenti nelle lenticchie vitamine come la B12 importanti per contrastare l’Anemia Perniciosa, la Vitamina B6 è scarsa (fabbisogno: 1.3-1.7 mg) e una carenza può portare ad anemia o a danni al sistema nervoso, la Vitamina B3 è anch’essa scarsa (fabbisogno: 16.0 mg) e una carenza porta alla pellagra.
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