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DISINFORMAZIONE L’asilo abolisce la festa del papà: “Non offendiamo i genitori gay” – Bufale.net

Il 14 febbraio 2016 Il Giornale pubblica un articolo dal titolo “L’asilo abolisce la festa del papà: “Non offendiamo i genitori gay”“:

Nella classifica delle feste più stupide d’Italia, la festa del papà (ex aequo con la festa della mamma) è seconda solo alla festa della donna che, in più, ha l’aggravante di ammorbare l’aria con quelle stramaledette mimose.

Se vogliamo abolire quindi la festa del papà (ma, già che ci siamo, non si potrebbe eliminare pure la festa degli innamorati?), facciamolo pure, ma in quanto festa «stupida», non certo in quanto festa «lesiva della dignità dei genitori arcobaleno».

A parte la dichiarazione de Il Giornale dove definisce il 19 marzo una “festa stupida” e seconda alla “festa della donna”, questa storia non ha nulla a che fare con i “genitori arcobaleno”.

Secondo quanto riportato da diverse testate milanesi, l’asilo avrebbe sostituito l’elaborato dedicato ai papà con uno diverso:

Per il 19 marzo quindi i bambini non prepareranno il solito lavoretto (un biglietto di auguri, un disegno, una poesia) da portare a casa al loro papà, ma un elaborato sulle diverse etnie nel mondo. Sui motivi che hanno portato a questo cambiamento non ci sono al momento versioni ufficiali, anche se molti genitori non sembrano avere dubbi: sarebbe stato deciso per non urtare la sensibilità di alcuni bambini che avrebbero due mamme o due papà.

Secondo le proteste dei genitori la motivazione sarebbe quella di non offendere i genitori arcobaleno (in questo caso “due mamme”).

La struttura, secondo quanto riportato dalle fonti del Comune milanese, avrebbe deciso di “celebrare la festa in modo diverso, per poter coinvolgere anche chi non ha un papà“. Non possiamo negare l’esistenza di quelle realtà familiari in cui, per disgrazia o altri fattori, alcuni bambini siano di fatto privi di un papà. Ecco quanto riportato da La Stampa:

La versione della scuola

Niente bigliettini d’auguri, niente regalino per evitare di discriminare i figli delle coppie arcobaleno? In Comune tagliano corto: «Nessuno ha avuto un’idea del genere. In realtà le maestre pensavano di celebrare la festa in modo diverso, per poter coinvolgere anche chi non ha un papà». E non è detto, tra l’altro, che chi non ha il papà viva per forza di cose in una famiglia arcobaleno.

Un caso simile si presentò anche nel 2014 a Padova:

Niente festa del papà, il 19 marzo, né della mamma, il prossimo 11 maggio, da quest’anno. La cancellazione è stata decisa, come riporta il Gazzettino di Padova, dalle insegnanti della scuola dell’infanzia parrocchiale Padre Antonio di Mandriola, ad Albignasego, per una questione di “sensibilità” nei confronti di quei bambini che, per svariati motivi, non possono godere della presenza di entrambi i genitori al loro fianco.

FESTA UNICA DELLA FAMIGLIA. Al posto delle due ricorrenze, però, il prossimo 15 maggio sarà festeggiata a scuola la giornata internazionale della famiglia.

Ecco un altro caso citato nel 2015 da LaNazione:

FORSE un eccesso di scrupolo nei confronti di alcuni bimbi per non turbarli ulteriormente dopo la separazione dei genitori. Di certo c’è che anche dopo la fine di un matrimonio, papà e mamma restano tali… Dall’asilo di Ortola arriva la conferma di una decisione presa proprio per non fare restare male quei piccoli con genitori separati. «E’ una scelta educativa». Da quanto emerso, solo Marco Marchini si è lamentato della festa «cancellata». Gli altri genitori non hanno fatto alcuna rimostranza.

Si può essere d’accordo o meno sull’alternativa alla festa del papà presentata dall’asilo, su questo ognuno può esprimere la propria opinione a riguardo (lasciatemela dire per una volta, non sono d’accordo e si poteva fare in modo diverso), ma di fatto l’intenzione non è quella legata ai genitori omosessuali.

Clickbait. A far compagnia a Il Giornale anche il Fatto Quotidiano con il titolo “Festa del Papà, a Milano asilo nido la abolisce per non discriminare bimbi con due mamme” e Il Mattino con il titolo “Milano, l’asilo “abolisce” la festa del papà “per rispetto verso i bimbi coi genitori gay”“.

Non bastava il post Facebook di Adinolfi dove collegava il cartone animato Kung Fu Panda al “gender”:

Volete capire come si fa il lavaggio del cervello gender ai bambini? Ad esempio con il protagonista di Kung Fu Panda che ha due papà. Ne parliamo a Radio Maria ne Il Mormorio di un vento leggero

Insomma, il fatto che Po sia stato adottato da Mr. Ping è uno “scandalo gender”.

AGGIORNAMENTO ore 21:38

In seguito all’analisi fatta ieri notte sulla vicenda, ulteriori sviluppi confermano ulteriormente che questa storia non ha nulla a che fare con i cosiddetti “genitori arcobaleno”.

A far luce è un articolo de Il Fatto Quotidiano di oggi, 15 marzo 2016, delle ore 15:45 dal titolo “Festa del papà, il caso dell’asilo di Milano: “Non è abolita. Basta battaglie politiche sulla pelle dei nostri figli”“, il quale riporta le parole del rappresentante dei genitori della scuola:

C’è chi sostiene che la scelta sia stata dettata dalla presenza in alcune classi di piccoli che vivono con due mamme, mentre c’è chi non si è affatto meravigliato di questa decisione, presa in realtà già lo scorso anno e motivata sia dalla volontà di dedicare tempo a progetti più formativi, sia da quella di tutelare tutte le famiglie nell’ambito delle quali manca un genitore. “Il 24 novembre scorso siamo stati informati dai maestri che invece di passare ore a preparare i lavoretti di Natale, Pasqua, festa della mamma e del papà i nostri figli avrebbero portato a casa dei doni più semplici e sarebbero stati coinvolti, invece, in un progetto sulle diverse etnie: nessuno ha mostrato malcontento, anche perché la festa non è stata affatto cancellata” spiega a ilfattoquotidiano.it Matteo, rappresentante dei genitori di una delle classi della scuola d’infanzia.

A fine articolo si precisa ulteriormente:

Ma a chi sostiene che siano state rivoluzionate le abitudini di tutti per tutelare i diritti delle famiglie arcobaleno, rispondono proprio i rappresentanti di classe, che difendono l’operato della scuola: “Se il problema fosse stato quello delle coppie gay – dicono – si sarebbero trovate altre soluzioni, invece si è pensato a tutti i bambini che potessero vivere un disagio e, soprattutto, si è cercato di fare un progetto formativo di più alto valore”. Di fatto non è stata abolita alcuna festa. Tant’è che, secondo indiscrezioni, anche i figli con due mamme hanno preparato un biglietto di auguri, dedicandolo ai loro nonni. E dopo le parole dell’assessore all’Educazione del Comune di Milano, Francesco Cappelli, che aveva parlato di una “montatura” rispondendo alle polemiche dell’opposizione sulla presunta mancanza di rispetto dimostrata dalla giunta per la famiglia, in campo scendono altri genitori. Un gruppo di mamme e papà, in una nota, chiede la fine di una polemica “che danneggia solo i bambini”.

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