Uno degli argomenti più caldi in Italia, da alcuni giorni a questa parte, riguarda senza ombra di dubbio la Libia ed il parallelo fenomeno dell’immigrazione. In particolare, c’è un’immagine divenuta virale, attraverso la quale si vuol far passare un messaggio politico ben preciso, contestualizzando il tutto alla città di Tripoli. Il parallelismo in questione, infatti, prova a confrontare la situazione prima dell’arrivo della democrazia con quella attuale. Una sorta di sponsorizzazione post morte per Gheddafi, considerando la situazione e la guerra che si è venuta a creare nel Paese.
Al dì là di quelle che possono essere le idee politiche di ognuno sul caso Libia, ci sono in ogni caso delle precisazioni da fare a proposito della suddetta foto, che trovate qui di seguito anche nel nostro articolo. Fondamentalmente si fa disinformazione ed il motivo è piuttosto semplice. Se da un lato entrambe le immagini si riferiscono alla Libia, e dunque non sono state decontestualizzate dal punto di vista geografico, ci sono almeno due aspetti che vanno approfonditi nel commentare il parallelismo in questione.
In primo luogo, se in alto si parla di Libia ed in particolare delle costruzioni moderne di inizio secolo a Tripoli, la seconda foto si concentra su una foto scattata a diversi chilometri di distanza. Vale a dire a Sirte. A tal proposito abbiamo scovato in Rete la foto originale, in riferimento a quella che mostra le macerie dovuta alla guerra. Volendo essere pignoli, poi, si può evidenziare anche che gli edifici lussuosi della prima immagine siano ancora funzionanti nell’epoca post Gheddafi.
Ancora disinformazione per quanto riguarda la Libia, dunque, dopo l’approfondimento che nei giorni scorsi abbiamo dedicato alla questione delle torture e all’origine di determinate foto che hanno fatto rapidamente il giro del web. Del resto, un argomento delicato come quello in qualche modo legato alla guerra in corso in questo Paese richiede sempre il massimo della precisione a chi fa informazione.
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