Ci segnalano i nostri contatti Atlas Earth, una app per esplorare e comprare terreni virtuali. Nell’oceano di app che promettono soldi facili ai giocatori, capita che qualcuno ci segnali app come queste chiedendoci lumi.
In questo caso possiamo dire che non si tratta di una truffa, ma neppure che possiate lasciare il vostro lavoro per dedicarvi a coltivare il metaverso.
Semplicemente è un giochino che alla fine della fiera vi fornirà un po’ di Cashback, come Pokémon Go, o la possibilità di convertirlo (al contrario di Pokémon Go) in esigue somme di danaro.
La confusione potrebbe nascere invero dalla tipologia pubblicitaria, con racconti volutamente buffi e improbabili di soggetti tipo “il tizio pagato per dipingere le strisce nere sugli hamburger” che, trovatosi licenziato dal suo improbabile lavoro, decide di vendicarsi comprando il terreno del ristorante “a sfregio”.
Cosa è Atlas Earth? Come funziona? È legittimo?
In realtà il meccanismo è lo stesso di giochi Freemium.
Partiamo dal citato Pokémon Go: conquistando le “palestre”, ovvero piantando un animaletto virtuale in un luogo fisico, ottieni delle “monete d’oro” con le quali puoi comprare vantaggi nel gioco. Oppure potresti comprare gli stessi vantaggi usando soldi veri, ma a questo punto chi te lo fa fare.
In Atlas Earth, al momento non ancora attivo in Italia, non catturi animaletti per conquistare luoghi, ma “catturi” direttamente luoghi.
I luoghi hanno diversi tassi di rarità, da cui dipende l’ottenimento di valuta di gioco, o Atlas Buck. A volerli convertire, al cambio otterresti
Diciamo un valore “abbastanza adeguato” se decidi di usare gli Atlas Buck per provare a collezionare terreni virtuali, ma se il tuo obiettivo era “fare soldi veri”, probabilmente fai prima a cercarti un vero lavoro, perché con molto meno di un centesimo al giorno non compri neppure un cornetto al bar.
Restano comunque tutte le avvertenze degli altri videogames: scaricate solo da Apple e Play Store, evitate file “ricaricati” su siti difformi che potrebbero contenere versioni dell’app “arricchite” da malware e ricordate che quei pochi spicci virtuali e, soprattutto, i dati sul vostro cellulare restano comunque un prezzo appetibile.
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