BUFALA Quando sei un clandestino sbarcato a Lampedusa perché fuggi dal rinnovo settimanale della palestra – bufale.net

Se c’è una cosa che ci fa ribrezzo della c.d. “controinformazione” è che la stessa, sempre a caccia di click, flagelli il proverbiale cavallo morto, cavalcando fino allo sfinimento il tormentone del momento, e sbrinando dai loro putridi frigoriferi di avanzi ciarpame inedibile.

E quello che ci irrita ancora di più, è il numero di indinniati speciali che vanno loro dietro, dimostrando che la folla 2.0 non è un’evoluzione rispetto al modello analogico, acefalo e ignorante, descritto da Alessandro Manzoni.

Scopriamo così il ritorno in gran voga di una vecchia bufala rimossa dal suo primo condivisore, riportata in vita da un profilo che ha deciso di arricchirla di una didascalia in foto ed una censura improvvisata

Quando sei un clandestino appena sbarcato a Lampedusa perché si fugge dalla guerra, dalla fame, dagli anabolizzanti e dal rinnovo mensile della palestra.

Decade anche la iocandi causa, l’estemporanea burla di un troll in vena di scherzi perché dal profilo dove abbiamo pizzicato il ritorno in vita di questa bufala, con 1420 condivisioni fresche fresche, troviamo questo commento che dichiara il parere del postante

😆!!! Parlando seriamente, é una foto davvero originale, di uno di questi migranti?

A dire il vero credo di sì…poi sai, io non c’ero. 😉

E credi molto male, amico viralizzatore. Nel caso tu ci stia leggendo, vogliamo che tu sappia come tu sia imbattuto in una bufala tratta dal bizzarro sottobosco dell’alt-right polacco, che similmente con fare derisorio presentava la scena come “Un povero profugo affamato” nell’ormai lontano 2015, di cui ci siamo occupati estensivamente qui.

È passato infatti solo un anno da quando le foto di un articolo australiano del 2013, relativo ad un traffico illegale di steroidi per via mare dalla Thailandia all’Australia finì col sequestro di 5.586 pastiglie occultate in scatole di vitamine e sali da bagno.

È indubitabilmente un reato abbastanza bizzarro da noi, ma non per gli Australiani, che hanno vietato per legge ogni droga atta a migliorare le perfomances sportive e fisiche sin dal 1901

Ci chiediamo come dopo anni di debunking e, dinanzi all’ovvia foto di un palestrato australiano censurato male che tenta di comprare droghe illegali nel suo paese da un contrabbandiere, si possa arrivare a vedere immigrati immaginari.

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