Ci segnalano questo articolo pubblicato il 18 Agosto 2016 su Tgcom24News:
Fonti militari irachene aiutano a vederci chiaro intorno agli eventi successivi alla liberazione di Falluja.
Innanzitutto l’attacco letale al convoglio di jihadisti in fuga del 29 giugno sarebbe stato messo in atto dall’aviazione irachena. Il Joint Special Operation Command avrebbe dato via libera alle forze aeree di Baghdad dopo il rifiuto delle forze della Coalizion di inziare l’azione a causa dell’alto numero di civili mischiati al convoglio. Le stesse fonti militari parlano di “famiglie di jihadisti in fuga”.
I miliziani dello Stato Islamico scampati all’attacco avrebbero poi lasciato sul terreno un quantitativo enorme di armi e veicoli, subito sequestrati dalle forze irachene. Tra le armi abbandonate ci sarebbe un numero impressionante di M79 OSA, armi anticarro di fabbricazione serba fornite in grandi quantità dal Dipartimento di Stato USA ai cosiddetti “ribelli moderati” siriani. Originariamente le armi erano destinate al Free Syrian Army come deterrente contro le truppe corazzate di Damasco. Perché le armi siano finite in mano al Califfato è tutto da scoprire. I legami fra fronti ribelli siriani e islamisti non sono una novità ma le perplessità sui programmi di addestramento e sulle politiche mediorientali del Dipartimento di Stato aumentano.
La notizia riporta come fonte questo articolo di italianosveglia pubblicato il 16 Agosto 2016.
Andiamo per ordine: tgcom24news.com è già un chiaro indirizzo di disinformazione, perché molti utenti lo confondono col servizio di informazione TgCom24 di Mediaset. La fonte è italianosveglia e sorvoliamo sull’attendibilità. Sì, ma la fonte militare irachena che avrebbe dato questa soffiata sulla provenienza delle armi dell’ISIS qual è?
Entrambi gli articoli sono un copia-incolla di questa notizia del sito Difesa Online. Anche in questo caso si parla di fonti militari irachene, ma di reperire tali fonti non c’è verso. Ancora: la foto riportata da TgCom24News e ItalianoSveglia è la stessa comparsa in questo articolo di ANSA del 22 Febbraio 2015, nel quale si parlava delle armi chimiche di Gheddafi finite nelle mani dell’ISIS. Una foto può anche essere di repertorio, ma i due siti farlocchi farebbero bene a precisare che l’immagine non è di loro proprietà.
Trattandosi di guerra e dunque di Mondo, siamo andati in perlustrazione anche nel sito della BBC di cui Dagospia fa un accenno in questo articolo del 20 Giugno 2016. Sul sito della BBC abbiamo trovato due news: la prima del 28 Giugno 2016 testimoniava l’avvenuta ripresa di Falluja da parte dell’esercito iracheno, in un servizio di Jeremy Bowen. La seconda, datata 4 Luglio 2016 testimoniava il post-liberazione di Falluja dalle milizie dell’ISIS, con militari iracheni impegnati in una bonifica, per un servizio sempre a cura di Jeremy Bowen.
Nessuna traccia di soffiate militari sugli ordigni e sui veicoli americani in mano all’ISIS.
Disinformazione complottara? Può essere, non siamo noi a dover giudicare. Considerando l’assenza totale di fonti, però, possiamo parlare di bufala.
Ovviamente continueremo a cercare.
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