Voi ricordate, vero, tutte le volte in cui abbiamo ribadito che un’immagine con frasi sovrimpresse non è un’informazione?
Oggi ci segnalano un meme in circolazione su Facebook e altre piattaforme, in particolare sulla messaggistica istantanea:
Sapete perché in Islanda non esistono terroristi? Perché grazie alla Regina Isabella in Islanda: È ammessa solo la religione Cristiana; Il velo è proibito; L’immigrazione è proibita.
Politici! Sveglia!
Una prima colossale menzogna è offerta dall’immagine scelta per rappresentare la Regina Isabella. La donna che vediamo è in realtà Rānia al-‘Abd Allāh, altrimenti nota come Rania di Giordania o Queen Rania, Regina di Giordania dal 1999 e Colonnello Onorario delle Forze Armate Giordane, moglie di ʿAbd Allāh II ibn al-Ḥusayn, Re di Giordania.
La stessa foto usata per l’inganno del meme compare come immagine del profilo Twitter di Queen Rania:
L’Islanda è poi una repubblica parlamentare guidata da Guðni Thorlacius Jóhannesson. La monarchia assoluta fu abolita nel 1849 e nel 1944 nacque la Repubblica Islandese con Sveinn Björnsson primo Presidente.
La Costituzione Islandese, all’articolo 18, recita:
A tutti è garantito il diritto di avere proprie convinzioni religiose e filosofiche, compreso il diritto di cambiare religione o convinzioni personali e il diritto di rimanere al di fuori delle organizzazioni religiose. Tutti sono liberi di praticare la propria religione, individualmente o in associazione con altri, pubblicamente o privatamente. La libertà di esercitare la religione o le convinzioni personali è sottoposta soltanto a quelle limitazioni stabilite dalla legge e necessarie in una società democratica.
Anche la Costituzione, inoltre, all’articolo 1 introduce l’Islanda come repubblica parlamentare. Non si trovano accenni, dunque, sull’esclusività del Cristianesimo e dunque sulla messa al bando delle altre religioni. È altrettanto falso affermare che l’immigrazione verso l’Islanda sia proibita, se addirittura nel 2015 si registrava un incremento dell’immigrazione sull’isola (Reykjavìk Grapevine) specialmente sulle statistiche ufficiali:
Riepilogando:
Un fatto curioso è che l’Islanda è conosciuta per la bassissima percentuale di crimini. Tale fenomeno è stato oggetto di un gran numero di inchieste, tra le quali possiamo ricordare quella condotta nel 2013 dallo studente Andrew Clark per BBC News Magazine e tradotta in italiano sul portale Islanda.it. La percentuale di omicidi è talmente esigua che nel gennaio 2017 la scomparsa di Birna Brjansdottir aveva scosso talmente l’opinione pubblica da aver mobilitato 725 volontari. La ragazza, 20 anni, era stata poi ritrovata su una spiaggia a sud di Reykjavik. Secondo le statistiche della Polizia, l’Islanda dal 2001 ha registrato 1,8 omicidi l’anno (TPI News).
I contenuti del meme sono dunque una bufala costruita nell’ennesimo tentativo – dal lezzo della pietanza ammuffita – di cercare un Capo di Stato, un Re, un Principe o un Willy Wonka che siano d’esempio contro immigrazione e Islam, il tutto inserito facendo leva sul reale allarme del terrorismo.
La Regina Isabella non esiste.
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