Il quotidiano Avvenire, di ispirazione cattolica, lo scorso 11 aprile 2014 ha pubblicato un articolo dal titolo “Formazione agli insegnanti: a scuola niente disegni con la mamma e il papà“. La tesi sostenuta sarebbe proprio il divieto ai bambini di disegnare mamma e papà perché ciò discriminerebbe i bambini delle coppie omosessuali. Poi la questione si è diffusa, anche altri siti ne hanno parlato, con articoli che citerebbero “disegnare mamma e papà a scuola è da brutti e cattivi” o “bambini, noti omofobi”. Anche su Facebook vengono diffuse immagini, come quella sotto riportata, le quali sostengono la libertà dei bambini di disegnare il proprio papà e la propria mamma.
Il tutto gira sulle dichiarazioni dell’Assessore al Welfare di Milano, Pierfrancesco Majorino:
L’insegnante della figlia della Iardino (consigliere comunale dichiaratamente lesbica e madre di una bambina) non può ad esempio dire alla classe facciamo un disegno con la mamma e il papà perché in questo modo discrimina la bambina. Ecco, vogliamo che gli insegnanti siano preparati a gestire anche un caso come questo.
L’Avvenire cita nell’articolo il “piano antidiscriminazione”, all’epoca ancora non concluso. Il tutto è stato costruito sulla dichiarazione dell’Assessore Majorino, che non invitava al divieto dei bambini di disegnare “mamma e papà”, ma invitava ad una maniera più consona che non vada a ledere la sensibilità anche di quei bambini che non hanno sia la mamma che il papà (orfani di padre oppure orfani di madre).
La realtà dei fatti è stata distorta, nessun divieto è stato posto o proposto agli insegnanti e ai bambini di disegnare “mamma e papà”. I bambini potranno sempre e comunque disegnare i propri genitori, sta al buon senso degli insegnanti porre la frase corretta ai bambini.
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