BUFALA ACCHIAPPALIKE In Germania aumenta il prezzo del carburante. Gli automobilisti abbandonano le loro macchine

Ci segnalano un post pubblicato il 15 novembre 2017, originariamente in lingua portoghese ma dal consistente tasso di condivisioni: più di un milione, che hanno fatto sì che il messaggio arrivasse anche sulle bacheche dei profili italiani. In questo modo si è diffusa una bufala acchiappalike, nello stile delle foto con didascalia in cui mancano le fonti, ma alle quali i condivisori compulsivi credono a prescindere senza far caso all’assenza di fonti dalle quali trovare riscontro:

In Germania il governo ha aumentato il prezzo del carburante.
In appena un’ora di tempo le persone hanno abbandonato le loro auto sulle strade e viali e sono andate a piedi.
Più di un milione di auto abbandonate.
Hanno dovuto abbassare il prezzo.
Quando il popolo è intelligente i corrotti non riescono a realizzare i loro obiettivi.

Una semplice foto con didascalia non è un’informazione, ma il numero di condivisioni ci fa capire che c’è ancora molto da fare. La foto, difatti, non è un’istantanea catturata sulla situazione in Germania. Come si evince da un articolo di Malcolm Moore pubblicato sul Telegraph il 1° ottobre 2012, la foto appartiene all’agenzia Rex Features ed è stata scattata a Shenzhen, città della Repubblica Popolare Cinese della provincia di Guangdon.

La foto compare anche sul blog China Whisper in un articolo del 3 giugno 2013 nel quale vengono elencate le 10 città cinesi con la più alta densità di traffico automobilistico. L’immagine si trova al 5° posto e viene attribuita, appunto, alla città di Shenzhen. Per avere la prova del 9 è stata sufficiente una ricerca sull’agenzia citata dal Telegraph. Su Rex Features, infatti, troviamo la foto datata 30 settembre 2012:

Come spiegato nella descrizione, la foto è stata scattata in occasione della settimana di festa nota come “Festa di metà autunno“, che si celebra tra le seconda metà di settembre e i primi giorni di ottobre.

Comprendiamo il dissenso verso il Governo e l’occhio attento alle novità dagli altri Paesi, ma è sempre necessario prestare attenzione a ciò che si legge e condivide sul proprio profilo social. I mendicanti del web vivono di condivisioni e like, per il loro momento di gloria che i condivisori compulsivi alimentano facendo una magra figura con i loro contatti.

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