La via di accesso al Partenone di Atene è stata asfaltata per abbattere le barriere architettoniche. La notizia è rimbalzata in tutto il mondo e ha generato un dibattito molto acceso tra le forze politiche in Grecia. Rainews e altre testate italiane e internazionali riportano che Alexis Tsipras, leader dell’opposizione, ha chiesto al governo di “smettere di abusare del patrimonio culturale“. Di parere opposto è Lina Mendoni, Ministra della Cultura che si congratula con il Consiglio Archeologico Centrale (KAS) che sovrintende all’intera Acropoli. In alcuni casi, tuttavia, si è parlato di “colata di cemento sull’Acropoli” senza precisare alcuni dettagli. Per questo è intervenuto Manolis Korres, l’architetto che ha ideato l’opera.
La notizia, dicevamo, è stata ripresa anche dalle testate internazionali. Reuters, ad esempio, ci ricorda che ogni anno un grandissimo numero di visitatori scalano la collina di 160 metri e si aggirano sul terreno irregolare che circonda l’Acropoli e il Partenone.
L’opera oggi contestata è una passerella che si compone come un binario di cemento che prende il posto di un’altra passerella costruita negli anni ’70 e in fase di deterioramento. In questo modo è consentito il transito dei visitatori su sedie a rotelle ma sono presenti anche riferimenti tattili per facilitare la fruizione alle persone non vedenti. Le accuse, sostanzialmente, sono quelle di deturpamento del paesaggio, e su questo aspetto interviene la Ministra Mendoni: “Le strade del sito archeologico sono coperte dal cemento da cinquant’anni e il deterioramento le aveva rese pericolose anche per chi non ha problemi fisici”.
Per questo ha preso la parola l’architetto Manolis Korres, che si occupa del restauro e della manutenzione dell’Acropoli e del Partenone di Atene da tanti anni. Lo ha fatto, Korres, attraverso la redazione di Kathimerini.
“Ciò che ci ha infastidito è che, invece di limitarsi a dire che non piace, (coloro che si oppongono) scrivono che la passerella non è reversibile e che per rimuoverla bisogna avere a che fare con la roccia, ecc. Queste sono accuse che servono soltanto a scuotere l’opinione pubblica”.
Per costruire il percorso per visitatori con problemi di deambulazione, precisa ancora Korres, è stato impiegato un cemento chiaro poggiato su una membrana sintetica “di facile rimozione”, eppure queste rassicurazioni non hanno fermato un gruppo di attivisti Avaaz che hanno raccolto circa 3500 firme per chiedere lo stop dei lavori e la rimozione dei percorsi.
Despoina Koutsoumba, presidente dell’Associazione degli Archeologi Greci, ha dichiarato: “C’è stata una grande pressione, soprattutto dal settore delle crociere, per aumentare la capacità dei visitatori in modo che possano essere ospitate anche folle più grandi”.
Se, come dice Korres, la passerella costruita per raggiungere l’Acropoli e il Partenone di Atena è rimovibile, bisognerà attendere se le proteste faranno il loro effetto.
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