Un vecchio meme, privo di qualsivoglia riferimento geografico e cronologico, ha ripreso il suo viaggio lungo le bacheche di Facebook:
Arrestato il co***one che trascinò il suo cane con l’auto!
L’immagine è una nostra vecchia conoscenza: ne avevamo parlato, infatti, nel lontano 2014 con un articolo in cui già si sottolineava l’inutilità del post, visto che la vicenda si era risolta già dal 2013. Nonostante l’avvenuto arresto, i mendicanti del web (già oltremodo attivi) ritornano continuamente sull’argomento pur non fornendo altre informazioni, per avere il loro momento di gloria.
Non è un caso se riportammo una nuova analisi anche nel 2016, sullo stesso meme e per lo stesso motivo. Oggi, 3 anni dopo, pensavamo che la lezione fosse appresa, ma non è così.
Il 7 giugno 2013 in un paesino vicino Plovdiv, in Bulgaria, l’idraulico 55enne Raycho Ivanov trascinò il suo cane con l’auto per diversi chilometri. Una studentessa di nome Nikoleta Angelova assistette al massacro e tentò di intervenire, ma fu allontanata dall’Ivanov con le parole: “Deve soffrire”. La Angelova scattò una foto e la pubblicò su Facebook, ottenendo una viralità che attirò l’attenzione degli inquirenti e fece scattare la denuncia.
Raycho, di fronte alla corte di Asenovgrad, confessò il gesto e si dichiarò pentito e ricevette una pena di 11 mesi di reclusione con l’obbligo al pagamento di circa 510 euro, l’uomo perse in appello e fu confermata la sentenza di primo grado.
Continuare a far circolare un meme che si riferisce a fatti di 6 anni fa spacciandoli per attuali equivale a disinformare, per questo parliamo di disinformazione.
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