È stato un anno intenso. La stretta collaborazione tra lettori e redattori ha dato vita a un’opera continua di smentite e conferme. Si è rivelato prezioso dover precisare, evidenziare la presenza di disinformazioni e allarmismi e rincorrere notizie sospette e virali. Ciò che si impara quando si giunge all’epilogo dell’anno è che non è mai troppo tardi.
La missione del debunking e del fact checking si esaurisce nell’accogliere ogni possibilità e risalire alla fonte osservando con gli occhi della passione per la verità. Chi è responsabile della diffusione delle bufale? Potrebbe essere chiunque. Da una parte ci sono i siti bufalari, dall’altra i loro fruitori distratti che foraggiano la diffusione dei loro contenuti. Si crea dunque un netto distinguo tra le cose vere e le cose supposte. Citando e parafrasando Totò: se le cose vere parlano da sole e le mettiamo da parte, le supposte dove le mettiamo?
Le bufale e le disinformazioni non fanno distinzione tra le specie animali: qualunque animale si fa vittima o giustiziere, secondo formule ben precise e nella piena strategia dell’acchiappaclick. L’intento è fare leva sulla sensibilità dei lettori, scatenando l’indignazione più violenta e la condivisione compulsiva. Altre volte si inventano storie di pericolosi animali in giro per i nostri centri urbani:
Singolari ma unici nel loro caso, riportiamo due casi di disinformazione:
Dal 2016 è tutto.
L’intero staff di Bufale.net vi augura un Felice Anno Nuovo. Grazie per seguirci, accompagnarci e criticarci.
Leggete responsabilmente!
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