Un fotomontaggio di Auschwitz pubblicato da Meluzzi non è qualcosa che potevamo prevedere. Non è qualcosa che potevamo aspettarci, ma è arrivato.
E qualcuno l’ha archiviato su Archive.today, cinque ore fa (quando lo scrivente redigeva questo articolo) qui, a questo link cliccabile per chi ci segue da Internet.
Per tutti gli altri è un semplice fotomontaggio, la famosa cancellata di ingresso di Auschwitz col suo orrendo “Arbeit macht frei”, l’irridente “Il lavoro rende liberi” dedicato a persone che mai sarebbero state liberate e che non il lavoro, ma solo la schiavitù avrebbero incontrato con “Andrà tutto bene”.
Ovvero, per coloro che avessero vissuto la Pandemia sotto un sasso o su un altro pianeta lontano anni luce, uno dei mantra del lockdown.
Quindi, se ci chiedete se il post sia vero, francamente non capiamo perché lo chiediate a noi. Avete il Tweet, è ancora presente sull’account di Alessandro Meluzzi. Account, peraltro, con la sua spunta blu.
Qualcuno l’ha archiviato cinque ore fa, quindi anche in caso di rimozione lo vedreste. Ne ha parlato la stampa… insomma, quel tweet esiste. E quindi possiamo anche chiuderla qui, con Notizia Vera.
Ma proprio perché esiste, possiamo misurarlo dalle reazioni che ha lasciato intorno a sé, nel modo con cui possiamo conoscere molto di un Buco Nero anche se il Buco Nero non direttamente visibile, osservando quello che gli accade intorno.
Tra i primi cinguetti di risposta, arriva quello della pagina ufficiale del Museo Nazionale di Auschwitz-Birkenau, proprio il campo di sterminio citato nel meme
Traducibile con
Queste cose fanno male alla gente. Significa mancare di rispetto alla memoria delle vittime e cagionare sofferenza ai sopravvissuti un tempo costretti a varcare quella soglia. Non si dovrebbe strumentalizzare in modo egoista la sofferenza di persone assassinate solo per farsi pubblicità.
Seguito dall’indignazione del blogger e consulente mediatico Franz Russo
Una timida difesa di qualcuno che esponeva un complotto che peraltro noi stessi avevamo ampiamente sbufalato
Numerosi tag alla Polzia di Stato e Postale di increduli twittatori sconvolti è l’indignazione di Emanuele Fiano, propositore di leggi contro la discriminazione e l’antisemitismo e egli stesso in passato vittima di attacchi antisemiti.
Perlopiù quindi indignazione.
Il fotomontaggio di Auschwitz pubblicato da Meluzzi, soppesando le reazioni, ha suscitato decisamente rabbia, indignazione e disappunto.
AGGIORNAMENTO: Alle 0re 1:53 del 20.10.20 il tweet non risulta più raggiungibile, probabilmente rimosso per le numerose segnalazioni. Ancora attivo è l’account Twitter di Meluzzi, e ancora online la copia archiviata su Archive.vn.
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