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ALLARMISMO Mai troppo acido folico in gravidanza, aumenta i rischi di autismo – bufale.net

Ci segnalano il seguente articolo, targato La Repubblica, dal titolo Mai troppo acido folico in gravidanza, aumenta i rischi di autismo.

La situazione dovrebbe ricordarvi qualcosa… ed infatti è speculare a quanto abbiamo visto con la storia del giovane William Gadoury, dove una storia espressa in formula dubitativa è stata ritradotta con lo stigma della certezza, corretto di seguito nel corpo dell’articolo.

Lo stesso articolo citato riporta:

Lo studio della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health non è stato ancora pubblicato e gli stessi autori dell’analisi sottolineano che servono ulteriori ricerche per fare il punto sui livelli ideali di folati in gravidanza. I risultati del report saranno presentati al Meeting internazionale per la ricerca sull’autismo a Baltimora. “Una supplementazione adeguata è protettiva: questa è ancora la verità con l’acido folico – spiega uno degli autori , M. Daniele Fallin, direttore del Centro per l’autismo della Bloomberg g School. – Sappiamo da tempo che una carenza di folati nelle donne incinta è dannosa per lo sviluppo del suo bambino. Ma ora sappiamo anche che una quantità eccessiva può causare danni. Dobbiamo puntare a livelli ottimali di questa importante sostanza nutritiva”.

Ma Livescience.com riporta

“It is still too early to advocate for any changes in prenatal guidelines for these two B vitamins,” Raghavan said.

“E’ ancora troppo presto per richiedere ogni cambiamento nelle linee guida per i genitori relativa al consumo di queste due vitamine B”, riferisce Raghavan

Aggiungendo come non sia ancora chiaro, in uno studio che descrive come l’abuso di acido folico (introdotto nella dieta come supplemento alla vitamina B necessario per evitre disturbi nello sviluppo), quale livello di assunzione consti di abuso.

Sostanzialmente, sono ancora necessari altri studi per venire a capo della questione.

Una teoria nasce così: si sviluppa, si studia ulteriormente e si mette alla prova.

Come vedete, anche il metodo scientifico si basa sul concetto di #ioverifico.

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