Un’aggressione omofoba a Pavia è una delle scene che non vorremmo mai rivedere. Ogni notizia ha un come, dove, quando, perché, un chi e un cosa. Questa ha una data precisa: 7 giugno alle ore 17:30, ed un dove, la stazione di Pavia.
Aggressione omofoba a Pavia: scene che non vorremmo si ripetano
Il chi sono una coppia come tante: un designer e creatore digitale del Pavese e il suo compagno. Più, ovviamente, l’aggressore. Il cosa è a questo punto l’aggressione, il perché ha solo una possibile spiegazione descritta dai giovani, l’omofobia.
Nel video con cui gli aggrediti ripetono la scena si vede un uomo con fare evidentemente alterato che urla irripetibili insulti e minacce alla coppia, seguendola passo passo tra la folla.
Ed è proprio l’indifferenza della folla a ferire i due giovani.
“Noi stavamo scappando e la cosa che più mi ha sconvolto è il fatto che nessuno si è frapposto tra di noi e quell’uomo che si inseguiva perché voleva picchiarci; che nessuno scattasse fotografie, almeno come prova”.
Riferiscono gli aggrediti, che hanno in compenso (e anche giustamente, oseremmo dire) sporto denuncia alle autorità.
L’aggressore risulterebbe noto alle forze dell’Ordine per intemperanze e disturbo in stazione, aprendo quindi un’ulteriore salva di domande rispetto alle domande che già diventa legittimo porsi.
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